Il romano vince la gara dal trampolino dai 3 metri, terzo il calabrese.
ROMA (ITALPRESS) – E’ un’Italia dei tuffi senza limiti, quella che sta andando in scena alla 36esima edizione degli Europei di Roma, dove Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci regalano un favoloso bis e, dopo il secondo e il terzo posto dal metro, sono d’oro e di bronzo dal trampolino dai 3 metri. Gli azzurri riscrivono la storia: gli unici precedenti d’oro furono Giorgio Cagnotto a Barcellona 1970 e Klaus Dibiasi a Vienna 1974; la medaglia mancava dal bronzo di Michele Benedetti agli Europei di specialità di Torino 2009. Praticamente perfette tutte le routine del 25enne di Roma – tesserato per Marina Militare e CC Aniene, seguito da Benedetta Molaioli – con il triplo salto mortale e mezzo rovesciato raggrupato (84.00) e il triplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (81.60) che praticamente lasciano l’acqua calma come l’olio. Marsaglia chiude con un punteggio da urlo: 453.85 che vale il primato personale di punti. Da capitano vero la prova del 27enne calabrese – tesserato per l’Esercito, bronzo iridato a Budapest 2017 e continentale a Budapest 2022 – che, quinto dopo il doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato (38.00), risale con il quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato (91.20) fino al terzo posto che non lascerà più e chiude con 392.70. “Mi tremano le gambe. E’ la prima volta che faccio una gara del genere, senza sbavature. La cosa più bella è che sono sul podio con il mio grande amico Giovanni. Sono contentissimo non ho parole: ci metterò del tempo per realizzare. Dedico quest’oro alla mia allenatrice Benedetta (Molaioli, ndr) che finalmente sono riuscito a buttare in acqua per festeggiare”, ha detto Lorenzo Marsaglia. “Sono stato bravo a recuperare dopo il doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato. Sono stato aiutato anche dal pubblico che mi ha caricato, sostenuto e non demoralizzato. Lorenzo è stato bravissimo, se lo merita e sono contentissimo per lui. Un europeo fin qui fantastico per tutta la squadra” le parole di Giovanni Tocci.
– foto agenziafotogramma.it –
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