Piogge torrenziali, con temporali e grandinate hanno colpito tra domenica e l’inizio della settimana diverse provincie dell’Iraq, in particolare quelle di Baghdad, Anbar, Najaf, Diwaniyah e Wasit, nelle aree centro-meridionali del paese. La portata di molti corsi d’acqua è cresciuta a dismisura, provocando ingenti smottamenti del terreno e trascinando a valle enormi quantità di detriti. Contemporaneamente il maltempo ha coinvolto anche il confinante Kuwait, con pesanti allagamenti a Kuwait City. Insieme alle piogge, che hanno assunto anche carattere alluvionale, si sono avuti impetuosi venti che hanno soffiato in questa fascia del Medio Oriente ed hanno ulteriormente aggravato la situazione.
Lunedì, il primo ministro dell’Iraq, Mohammed Shia’ al-Sudani, ha ordinato la sospensione dell’orario di lavoro in tutte le province colpite dal maltempo, oltre alla chiusura delle scuole. Il livello dell’acqua è cresciuto notevolmente, invadendo i piani bassi delle case e sommergendo numerose automobili parcheggiate. Diverse famiglie hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, a causa dell’intenso maltempo che non ha risparmiato l’aeroporto internazionale di Najaf e la storica Grande Moschea di Kufa.
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