Articolo di Fiorentino Marco Lubelli – Martedì 3 Dicembre 2024
Collaboratore di Attività Solare
Sono diversi mesi che monitoriamo l’andamento delle temperature globali, e sono diversi mesi che sosteniamo la tesi che lo “scalino climatico” registrato negli ultimi 16 mesi è di origine naturale e soprattutto, transitoria, bene, il mese di novembre di quest’anno sembra corroborare questa ipotesi, ipotesi che dovrà essere confermata dai fatti climatici nel corso dei prossimi mesi e che seguiremo puntualmente su questo sito. Ma partiamo dai dati, i freddi e oggettivi dati, presi dal NOAA. Andremo a confrontarli con quelli dello scorso anno. Partiremo dai dati globali, passeremo da quelli del nord emisfero e concluderemo con i dati europei.
Evidentissimo il raffreddamento osservato nel mese di novembre rispetto a quello dello scorso anno, non solo, appare evidente il ritorno alla normalità della zona equatoriale. Il dato equatoriale è quello più importante perché è scevro dalle influenze dovute alla stagionalità, inoltre fa da vero e proprio motore termico, spesso, infatti, le grandi anomalie partono proprio da questa zona, e si espandono poi a livello globale. Possiamo dunque credere che nei prossimi mesi continui il trend di raffreddamento, staremo a vedere. Andando a guardare il nostro emisfero, il raffreddamento risulta meno marcato.
Ancora anomalie piuttosto importanti sono state registrate su Canada, soprattutto e America orientale, mentre l’Europa si conferma una delle zone del nord emisfero tra le più fredde confermando il disaccoppiamento climatico con il continente americano. Interessante l’anomalia positiva dell’Africa nord/occidentale responsabile delle anomalie calde che vedremo sulla Penisola iberica.
Impietoso il confronto tra i due anni, fermo restando la grande anomalie fredda scandinava, l’unica parte del nord emisfero che lo scorso inverno si salvò dal grande caldo, appare evidente il ritiro delle anomalie calde verso l’Africa e gran parte dell’Europa in media o addirittura sotto media, sui Balcani. Molti pensano che da questi presupposti possano determinarsi le condizioni per l’avvento di un dicembre, e un inverno contraddistinto da anomalie fredde. Staremo a vedere, di certo qualcosa sta cambiando nel regime climatico globale.
Fonte: Progetto Scienze
Fonte: GLOBAL COOLING PROSSIMO VENTURO (Autore: Enzo Ragusa)
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