Il continuo afflusso di correnti di origine artica verso latitudini meridionali sta facendo vivere giornate gelide su mezzo continente. La causa è il posizionamento di un dinamico vortice tra il Mare di Barents e il Mare di Kara che sta pompando aria molto fredda verso gli stati centrali ed orientali europei, facendo sprofondare la colonnina già a partire dalla Germania verso est, lambendo anche parte di Italia e Francia. Sulle pianure orientali tedesche al confine con la Repubblica Ceca le temperature minime sono scese fino a -17°C, a Berlino la minima è stata di -12°C, a Monaco di Baviera -7°C. Più ad ovest si segnalano fino a -6/-8°C su Danimarca, Olanda e Belgio; sottozero pure Inghilterra e Francia con valori fini a -2/-4°C.
Spostandosi verso est il gelo si fa ancora più pungente, tanto che in Polonia si raggiungono punte -18°C. A Varsavia registrata una minima di -12°C, -11°C a Cracovia. Per il resto segnaliamo -12°C a Praga, -7°C a Budapest, in Ucraina -10°C a Kiev e -15°C a Kharkiv. Nelle Repubbliche Baltiche -12°C a Tallin, -15°C a Riga.
Il gelo raggiunge il suo picco in Russia, dove alla quota di circa 1500m ritroviamo isoterme di -16/-18°C che si traducono al suolo con minime fino a -34°C nel nordest della Russia europea, a Mosca invece la minima ha fatto registrare -12°C. Si tratta quindi di un’intensa e vasta ondata di gelo che sta coinvolgendo mezzo continente e che verso metà settimana dovrebbe spingersi ancora più a sud, raggiungendo posti insoliti come il Mediterraneo orientale e addirittura il Nord Africa.
Nel frattempo, la massa d’aria gelida, spingendosi verso sud, darà luogo a nevicate anche insistenti su Turchia, Grecia, Bulgaria e Mar Nero, già a partire da mercoledì. L’aria fredda che affluirà da nord permetterà alla neve di cadere fino a quote molto basse con ingenti accumuli di neve fresca attesi soprattutto sull’Anatolia.
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