Con lo sbilanciamento dell’anticiclone atlantico verso le isole britanniche e il Mare del Nord ha preso piede un’energica discesa di aria fredda dalle latitudini artiche verso il cuore del Vecchio Continente, iniziata già ad inizio weekend. Le temperature hanno subito un brusco calo su due terzi d’Europa e all’alba di domenica si sono registrati valori diffusamente sotto zero, anche in Francia e Spagna. Proprio su questi due stati sono in corso forti anomalie termiche al suolo, con temperature anche di 8/10°C inferiori alla norma.
Nel cuore della Francia la neve è caduta a quote collinari, su Borgogna e Francia Contea, con accumuli di circa 5cm a 600m di altitudine. Il freddo è ancora più pungente sul Regno Unito, con la colonnina che a Londra è crollata fino a -3°C questa notte e picchi di -4°C si sono registrati nei pressi di Cambridge. Freddo pungente su tutta la Germania con punte di -5°c registrate nel nord del paese, così come nei Paesi Bassi.
Gelo nei paesi centro-orientali del continente, con valori scesi fino a -7°C in Polonia non lontano da Varsavia, -10°C in Bielorussia (-8°C a Minsk), -13°C nella Russia occidentale, come in Scandinavia tra Lapponia svedese e finlandese.
Con la nuova settimana il freddo inizierà a mollare la presa sugli stati centro-occidentali europei ma insisterà su quelli orientali, intensificandosi ulteriormente su Polonia, Bielorussia, Ucraina e Russia occidentale, dove sono attese nevicaste fino a quote pianeggianti.
Situazione opposta invece nel sud della Penisola Balcanica, dove è ancora in corso la risalita di correnti molto calde nord africane che stanno investendo soprattutto Grecia, Albania, Serbia, Macedonia, Bulgaria e Turchia. Ieri sono stati raggiunti picchi di 30°C nella Penisola Ellenica, mentre questa notte le temperature non sono scese sotto i 21°C in Grecia, 20°C in Albania.
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