Viminale: reati e femminicidi calati nei primi sette mesi del 2025. Sbarchi di migranti e rimpatri in aumento

Roma, 15 agosto 2025 – Come ogni anno, il Viminale ha rilasciato un documento che certifica la situazione in Italia in tema di delitti, femminicidi, terrorismo, ma anche con dati circa le azioni antimafia, contro l’immigrazione clandestina e di contrasto alla delinquenza.

Reati e femminicidi

Dall’1 gennaio al 31 luglio 2024, le violenze sessuali in Italia erano state 4.202, mentre nello stesso periodo di riferimento, il dato è sceso a 3.477, in calo del 17,3%. Diminuiscono anche le rapine, -6,7%, i furti, -7,7%, mentre sono in aumento gli omicidi, passati da 178 a 184, +3,4%. Le persone denunciate in stato di arresto sono il 7,2% in meno, anche quelle denunciate in stato di libertà, -8,1%. Venendo ai delitti contro le donne, dunque ai femminicidi, il dato ufficiale parla di 60 vittime contro le 61 dello stesso periodo di 12 mesi fa, con una crescita esponenziale degli ammonimenti del Questore, passati da 4.437 a 7.571, cioè +70,6%.

I controlli

Dall’1 gennaio 2023 al 31 luglio 2025, durante 2.961 operazioni ad alto impatto, in Italia sono state controllate 954.013 persone. Tali controlli hanno portato ai seguenti risultati: 1.814 arresti, 11.611 denunce, 1.755 stranieri espulsi. In tali operazioni, sono stati controllati anche 23.069 esercizi pubblici, in cui sono stati trovati 1.222 lavoratori in nero o irregolari. Impegnate complessivamente 122.826 forze di polizia e 14.646 agenti di polizia locale.

Lotta alla droga

Le operazioni antidroga sono state il 9% in meno rispetto a 12 mesi fa, e hanno permesso di sequestrare 29,2 tonnellate di droga, pari al 12% in più, mentre le persone denunciate sono state 14.466, cioè il 14.6% in meno dell’ultimo rilevamento. Quelle arrestate sono state 9.944, l’11,6% in meno rispetto al periodo 1 gennaio-31 luglio 2024.

Terrorismo internazionale

Dal 22 ottobre 2022 al 31 luglio 2025, per motivi di sicurezza nazionale sono stati espulsi e rimpatriati 203 soggetti. Si tratta, fanno sapere dal Viminale, di soggetti radicalizzati, estremisti o presunti terroristi individuati a seguito di attento monitoraggio da parte delle forze di polizia e del comparto dell’intelligence.

Sicurezza nelle stazioni ferroviarie

Uno dei luoghi più spesso oggetto di denunce, è la stazione ferroviaria. Ecco perché sono state intensificate le operazioni di monitoraggio, che hanno portato a un aumento del 3% di persone controllate. Calano del 12% gli arresti, mentre le denunce crescono del 7,8% e anche le armi sequestrate passano da 212 a 226, +6,6%.

Sicurezza stradale

Gli incidenti totali sono calati del 2,1%, così come quelli con esito mortale scendono del 4,4%. Le persone decedute scendono dalle 761 dello scorso anno a 710. In calo anche i feriti che passano da 24.715 a 23.697, -4,1%.

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Sbarchi migranti e rimpatri

L’arrivo di migranti in Italia è in aumento rispetto allo scorso anno. A dirlo è il dossier diffuso dal Viminale, che fotografa la situazione dall’1 gennaio al 14 agosto 2025. Nello stesso periodo del 2024, erano stati 37.756 gli sbarchi, mentre quest’anno il dato parla di 38.568 arrivi via mare, con un aumento pari al 2,1%. È però in controtendenza l’andamento degli sbarchi nei mesi estivi, se è vero dall’1 luglio al 14 agosto del 2024, erano stati complessivamente pari a 11.741, contro gli 8.508 di quest’anno. È salito anche il numero dei rimpatri che nello stesso periodo di riferimento erano stati 3.088 lo scorso anno, contro gli attuali 3.463 (+12%). In totale nel 2023 furono 4.751 le persone riaccompagnate oltre frontiera, contro le 5.414 del 2024.

Antimafia, sequestri e confische

Nei primi 7 mesi dell’anno, si è registrato un aumento del 22,8% di beni restituiti alla collettività, passati dai 4.869 dello scorso anno, agli attuali 5.979. Gli immobili sono il 6,4% in più, per un valore complessivo di 217 milioni, le aziende il 25,7% in più, mentre i beni mobili registrati addirittura il 415,6% in più, passano cioè da 243 a 1.253. A proposito di mafia e di vittime di reati mafiosi, lo Stato ha stanziato 12,3 milioni di euro su 701 domande esaminate. Mentre alle vittime di racket e usura sono stati stanziati 8,4 milioni di euro.