Charlie Kirk ha cercato per mesi di mettere pace fra Donald Trump e Elon Musk e alla fine ce l’ha fatta. Al suo funerale i due amici divenuti nemici hanno deposto l’ascia di guerra e si sono parlati. “Mi sei mancato”,
ha detto il presidente al suo First Buddy. Alcune delle loro foto insieme sono state postate sia dalla Casa Bianca sia da Musk con la scritta “For Charlie”. Trump e Musk erano legati all’attivista e lo hanno onorato durante il suo funerale allo State farm Stadium di Glendale, in Arizona, insieme ad altre migliaia di persone arrivate da tutta America per ricordare quello che era divenuto il loro punto di riferimento conservatore. La commemorazione è apparsa un assaggio di come potrebbe evolvere il movimento Maga.
Roma, 23 settembre 2025 – “Charlie Kirk non è un martire”, esordisce Giovanni De Luna, 82 anni, storico e saggista di fama.
Perché, professore?
“Non è una figura politica, ma il simbolo di un’aggressività comunicativa che trova nella Rete e quindi nel mondo il proprio bacino naturale. Non ci sono punti di contatto con la violenza politica del passato di cui pure gli Stati Uniti sono campioni, da JFK o Martin Luther King. Non vedo dinamiche sovrapponibili”.

Cosa sottintende allora questo omicidio?
“Sembra più un assassinio di frustrazione, il trasferimento su un singolo bersaglio delle pulsioni anomale della società americana. Un percorso drammaticamente alternativo, ma a suo modo consequenziale: dalle tante ricorrenti stragi a scuola, in una società devota alle armi, all’eliminazione di una figura popolare e divisiva. O forse popolare proprio perché divisiva”.
Come Trump, scampato alla morte nel luglio 2024?
“È lo stesso tipo di violenza, fuori dagli schemi del Novecento. Siamo già in un altro mondo. Più difficile da indagare”.
Un mondo nel quale la violenza politica potrebbe reclamare una rinnovata centralità?
“Il punto è proprio questo. Gli Stati Uniti, al loro interno e rispetto al resto del mondo, ora rischiano di sdoganare l’idea che la violenza politica, pur nel nuovo contesto globale, torni ad essere un’opzione”.
Pericolo su scala mondiale?
“Potrebbe diventarlo, se non si spegnerà velocemente la gara a strumentalizzare i fatti lontano dal contesto di maturazione”.
Ad esempio?
“Collegare Kirk agli anni Settanta italiani è imbarazzante”.
L’antidoto?
“Facciamo così: chi ci tiene tanto a mettere in guardia su odio e violenza dovrebbe almeno ricordare le stragi neofasciste, da Piazza Fontana alla Stazione di Bologna. E tutte le altre”.
Per il popolo MAGA, Kirk è già santo e la mistica della nuova destra americana è pronta a trasformarlo in vessillo, mescolando rabbia e religione.
“Da defunto, Kirk può offrire riparo e legittimazione al risentimento e alla paura cavalcati da Trump nel primo mandato e diventati espliciti a Capitol Hill con l’assalto del 6 gennaio 2021”.
Dove e perché nasce questo mix di suprematismo e cristianesimo brutalmente agitati?
“La prima data chiave imprescindibile è l’11 settembre 2001. I tremila morti delle Torri Gemelle segnano la fine dell’America padrona del mondo dopo la fine del comunismo. Tutto ciò che si agita nelle viscere della società parte da lì. E la politica, se possibile, completa il disastro”.
Con scelte di guerra forzate?
“Dall’Iraq all’Afghanistan, una reazione alla cieca. Senza arrestare in alcun modo il declino dell’impero americano. Aveva detto bene Joe Biden al premier israeliano Netanyahu dopo il 7 ottobre 2023: “Ragionate, non fate il nostro errore“. Non sembra sia stato ascoltato, e oggi proprio il drammatico destino di Gaza alimenta le crescenti polarizzazioni che attraversano la politica e la società in tutti i Paesi del mondo”.
Trump primo alleato di Netanyahu propaga le stesse seduzioni neomessianiche?
“Dice: sono vivo per volere di Dio. Però divide e non unisce. Non a caso, mentre la vedova Kirk perdona l’assassino, nello stesso stadio lui rinnova le pulsioni più oscure. Perché sa solo cavalcare le insicurezze di un Paese che ha perso le sue certezze sul mondo e sul futuro e non sa farsene una ragione. Il revanscismo MAGA alla fine è tutto qui”.