Roma, 12 ottobre 2025 – La guerra tra Ucraina e Russia si sta concentrando sugli attacchi alle infrastrutture energetiche in vista dell’inverno. Mosca continua a martellare con centinaia di droni e missili contro centrali idroelettriche e raffinerie, in una settimana sono piovuti sugli impianti ucraini, e sul resto del Paese, oltre 3100 droni, 92 missili e circa 1360 bombe teleguidate di precisione, ha denunciato il presidente Volodymyr Zelensky su Telegram. “La Russia continua il terrore aereo delle nostre città e comunità, intensifica gli attacchi alla nostra energia. Ieri a Kostyantynivka un bambino è stato ucciso da una bomba aerea in una chiesa“. La risposta di Kiev c’è stata, colpendo a sua volta le raffinerie di petrolio russe, anche lontano dal fronte, anche grazie alle informazioni ricevute dall’intelligence Usa, secondo quanto scrive il Finantial Times. Un sostegno che si sarebbe “intensificato da metà estate”, con il risultato di aver fatto “schizzare alle stelle i prezzi dell’energia in Russia e costretto Mosca a tagliare le esportazioni di gasolio e a importare carburante”, si legge sul quotidiano economico-finanziario britannico, che dà merito a Trump aver autorizzato quel passo in più sul territorio russo che Joe Biden aveva scoraggiato.
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