Terremoto in Irpinia, magnitudine 4, a un mese dal 45 esimo anniversario di quello che il 23 novembre del 1980 devastò interi paesi e provocò la morte di migliaia di persone.
La scossa è stata avvertita nettamente ad Avellino e nei paesi limitrofi, con centinaia di persone che sono scese in strada per la paura, ma il sisma si è sentito anche in provincia di Benevento, di Salerno e di Napoli.
La scossa è stata registrata dagli strumenti dell’Ingv ad una profondità di 14 chilometri, un chilometro a sud di Montefredane.
L’intera zona è interessata da uno sciame sismico: decine le scosse registrate dagli strumenti, due delle quali – nella serata di ieri e nel primo pomeriggio di oggi – hanno fatto registrare una magnitudo superiore al 3.0.
Paura per il terremoto

I centralini dei vigili del fuoco sono stati sommersi dalle telefonate di gente impaurita che chiedeva informazioni, riferisce l’agenzia ANSA.
Questa volta, però, non risultano danni alle persone né crolli di edifici. Una situazione confermata dal capo della Protezione civile della Campania Italo Giulivo e dal capo dei Vigili del Fuoco di Avellino Mario Bellizzi.
L’epicentro dell’ultima scossa è stato individuato nella località di Bosco Magliano, nel territorio di Montefredane.
Gente in strada, scuole chiuse
“La gente è preoccupata e spaventata, da ieri le scosse non si fermano” dice il sindaco Ciro Aquino che ha passato la serata in giro per le contrade del paese, che conta circa 1.200 abitanti, cercando di rassicurare la gente.
“Non ci sono crolli e al momento non abbiamo segnalazioni di danni, la situazione è sotto controllo ma resta preoccupante”.
Il sindaco, dopo le scosse di sabato mattina, aveva già disposto per lunedì la chiusura delle
Anche a Mercogliano c’è molta paura. Nel paese si sarebbero verificate piccole lesioni in alcune abitazioni private, ma le verifiche devono ancora essere fatte.
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