Roma, 18 novembre 2025 – Ieri Carlo Verdone ha compiuto 75 anni. E nell’occasione, è stato “sindaco per un giorno“ di Roma. La sua Roma. Dove la gente lo riconosce per strada, lo vede al semaforo, da uno scooter a un altro gli dice “Grazie Ca’, hai dato un sorriso a un’esistenza di m…” E sgassa, e se ne va.
Ieri Carlo Verdone ha festeggiato il suo compleanno con la fascia tricolore. “Sono molto emozionato, non ho dormito, perché questa cosa è per me molto importante. Non mi sarei mai aspettato di indossare un giorno questa fascia. Roma è una grande madre che ci abbraccia tutti”, ha detto l’attore e regista in Campidoglio, dove, nel pomeriggio, ha ricevuto dal sindaco Gualtieri la Lupa capitolina, massima onorificenza della città.
“Corro a mettermi la cravatta e il vestito blu”, aveva scritto al mattino presto in un post su Instagram. Sotto casa c’era l’auto del sindaco: la giornata cominciava. “Devo ringraziare Roberto Gualtieri per un regalo del genere, il più bello che si possa ricevere”, ha dichiarato commosso.
“Niente paura, non voglio asfaltare il Tevere”
In realtà, Verdone si era candidato a sindaco di Roma, sì, ma in un film: Gallo cedrone, del 1998, in cui il suo personaggio, Armando Feroci, era a capo di una lista civica. E in quella veste, proponeva di asfaltare il Tevere per farne un’enorme arteria stradale: “Questo fiume non ce serve. E allora levamolo! Al posto del fiume, una lunga lingua d’asfalto a tre corsie. Traffico azzerato! Guardo davanti… se score! Finalmente se score a Roma!”, esclamava il suo personaggio.
“Niente paura, non voglio asfaltare il Tevere: quella era una battuta”, ha detto ieri da “sindaco” per un giorno “È una vena fondamentale per noi, e per questo non lo dobbiamo toccare. Dobbiamo renderlo più limpido e meno inquinato, questo sì”.
La giornata del ‘sindaco’ Verdone
Verdone ha firmato due veri atti pubblici, partecipando – insieme a Roberto Gualtieri, nella nuova veste di assistente sindaco – alla riunione della giunta comunale. Ha approvato l’attivazione di un centro di odontoiatria per cure gratuite e servizi di sostegno psicologico a persone in difficoltà economica a Tor Bella Monaca, e misure per sostenere le librerie della città.
Nella sua giornata ha inaugurato un parco giochi per bambini a Villa Gordiani, ha visitato il Centro sociale di via Zubiena, dove ha trovato ad attenderlo anche la Yamaha 750 di Troppo forte, ha percorso con Gualtieri le periferie. Il pranzo è stato nel centro anziani della Storta. “Grazie di cuore per il tanto affetto che sto ricevendo da stamane”, ha scandito Verdone, commosso. “Ho incontrato tanta umanità che in centro non trovi più: trovi soltanto la nevrosi”.
Infine, il ritorno in Campidoglio. Lungo la strada, Gualtieri e Verdone si sono fermati al cantiere del Teatro Valle, la cui riapertura è prevista nel settembre 2026. Casco giallo e un pensiero commosso: “Qui ci venivo con mia madre”, ha ricordato Verdone. Ultimo atto, la consegna della Lupa capitolina: all’ingresso in Campidoglio, le note della colonna sonora di Un sacco bello, firmata da Ennio Morricone, suonate dalla banda della polizia municipale.