Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, a Milano focus sui reati on line

Milano, 25 novembre 2025 – Si è svolto a Milano l’evento “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – Focus sui reati online: sexting, revenge porn, stalking, Deepfake AI”. L’iniziativa, organizzata dall’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano e dall’Associazione Stop-Cyberviolenze e rivolta principalmente a più di un centinaio di studenti e studentesse degli istituti di secondo grado del territorio lombardo.

L’incontro, introdotto e moderato dalla Presidente dell’Associazione Stop-Cyberviolenze Federica Zanella, già parlamentare e Presidente del Corecom Lombardia, che da molti anni si occupa di queste tematiche e da Maurizio Molinari, Capo dell’Ufficio del Parlamento europeo a Milano, ha visto la partecipazione delle vicepresidenti del Parlamento Europeo Pina Picierno (S&D) e Antonella Sberna (ECR) di una nutrita platea istituzionale e di addetti ai lavori, con Massimiliano Capitanio, commissario AGCOM, Rocco Nardulli, vicedirettore della Polizia Postale di Milano Martina Colasante di Google, Claudia Trivilino di Meta.

Ma anche di personaggi noti del mondo dello sport, del giornalismo, della tv e del cinema, che hanno portato la loro testimonianza a un pubblico di circa 150 ragazzi di scuole superiori lombarde. Tra loro l’ex portiere della nazionale Francesco Toldo, ex Portiere della Nazionale e ora Responsabile Inter Legend, Amedeo Dalla Valle, Capitano della Germani Pallacanestro Brescia, Lisa Alborghetti, Legend Inter Femminile, Francesca Barra e Roberta Ferrari, conduttrici e giornaliste televisive e scrittrici, Federica Cacciola, content creator e attrice, Federico Palmaroli – Osho e con una testimonianza special da Los Angeles del Premio Oscar Taylor Hackford, regista fra gli altri film anche di Ufficiale e Gentiluomo.

“In occasione della Giornata dedicata al contrasto alla violenza di genere, abbiamo voluto rivolgere l’attenzione a una fattispecie di cui si parla usualmente meno, purtroppo soprattutto quando si accendono i riflettori su drammatici, e sempre più frequenti, fatti di cronaca, ovvero ai reati online. Forme di violenza gravissime e sempre più pervasive nella nostra società, che pur non essendo “fisiche” ledono profondamente la dignità di una persona e possono portare anche all’atto estremo – ha spiegato Federica Zanella, grazie al cui emendamento al Codice Rosso sono stati introdotti nel nostro ordinamento i reati di Sexting e Revenge porn – oltre a quelli già esistenti, appunto sexting revenge porn, stalking, da ottobre scorso è in vigore il nuovo reato introdotto nel codice penale con l’art. 612-quater, di “Illecita diffusione di contenuti generati o alterati con sistemi di intelligenza artificale” importante per contrastare quegli AI deepfake che possono essere ulteriori armi invisibili e devastanti nelle mani di haters senza scrupoli, pronti a colpire persone conosciute come personaggi famosi, ma anche di ragazzi che rischiano di sottovalutarne la portata.

Con l’associazione Stop Cyberviolenze continuiamo a promuovere, soprattutto tra i giovani con eventi come quello odierno, consapevolezza, prevenzione ma anche strumenti tecnologici per tutelare davvero ragazze e donne da queste forme di violenza

digitale. Consci del fatto che, in ogni ambito, offline o online, la risposta più forte resta la sensibilizzazione e l’educazione, anche digitale, fondamentali per scardinare quella cultura tossica che continua a rappresentare la donna come un oggetto, qualcosa da usare, giudicare o controllare”.

“La violenza contro le donne in tutte le sue forme sia online che offline – ha sottolineato Maurizio Molinari – rappresenta una violazione dei diritti fondamentali che l’Unione europea ha il dovere di prevenire e contrastare, nonché una delle sfide più urgenti per la nostra società. Oggi, una parte crescente di questa violenza si consuma nello spazio digitale: le dinamiche del sexting non consensuale, del revenge porn e dello stalking digitale ci ricordano quanto l’ambiente virtuale sia diventato parte integrante della vita reale, e quanto profonde possano essere le ferite inflitte attraverso abusi che avvengono da dietro uno schermo.

L’Unione Europea sta intervenendo con determinazione: la Direttiva 2024/1385 dello scorso anno introduce per la prima volta un quadro giuridico comune per prevenire e contrastare la violenza contro le donne e la violenza domestica. Parallelamente, il Digital Service Act impone nuove responsabilità alle piattaforme digitali, affinché adottino misure più efficaci di prevenzione, rimozione e tracciabilità dei contenuti illegali che ledono la dignità delle persone.

Ma le norme non bastano: è nelle scuole, tra i giovani, che possiamo costruire una cultura del rispetto e della tutela della dignità online. È fondamentale parlare di questi temi, spiegarne i rischi, comprenderne le dinamiche, costruire competenze digitali e relazionali che aiutino ragazze e ragazzi a muoversi in rete in modo responsabile e sicuro. Per questo iniziative come quella di oggi sono così importanti, perché’ uniscono prevenzione, educazione e testimonianze personali, offrendo strumenti concreti affinché la libertà online sia accompagnata dal rispetto e dalla sicurezza di tutti e tutte.”

Ha concluso i lavori la società specializzata in Cyber Security IMQ Intuity con un workshop sulla sicurezza online, coinvolgendo gli studenti e dando utili consigli pratici.