Squadre di soccorso continuano a lavorare senza sosta per raggiungere villaggi isolati dopo le devastanti alluvioni e frane che hanno colpito Indonesia, Sri Lanka e Thailandia. Il bilancio supera le 1400 vittime, mentre centinaia di persone risultano ancora disperse. In molte aree strade, ponti e reti elettriche sono crollati, rendendo difficili gli interventi.
In Indonesia, il Paese più colpito con almeno 780 morti, le province di Aceh, Sumatra Settentrionale e Occidentale sono state travolte da frane che hanno sepolto interi villaggi. In diverse zone i soccorritori riescono ad arrivare solo in elicottero e il terreno continua a cedere. I sospetti di disboscamento illegale si fanno sempre più forti: tra le macerie sono stati trovati tronchi perfettamente tagliati che potrebbero aver indebolito i versanti, aggravando l’impatto delle piogge. Il governo ha annunciato indagini mentre le ricerche proseguono in condizioni difficili.
In Sri Lanka, dove si contano circa 465 vittime, molte comunità delle regioni interne restano irraggiungibili a causa di frane ripetute e terreni instabili. La grave crisi economica del Paese rende la gestione dell’emergenza ancora più complicata: mancano mezzi, carburante e risorse per affrontare i soccorsi su larga scala. Il governo ha chiesto aiuto alla comunità internazionale e i primi aiuti da India, Pakistan ed Emirati Arabi Uniti sono già in arrivo.
In Thailandia, che registra 185 vittime soprattutto nel sud, le autorità riferiscono progressi più rapidi. Le inondazioni hanno colpito zone agricole e piccoli centri, ma acqua ed elettricità sono state quasi completamente ripristinate. Il governo ha avviato le prime operazioni di ricostruzione delle strade secondarie e ha già distribuito oltre 1 miliardo di baht in risarcimenti a più di 120.000 famiglie.
L’articolo Cronaca meteo. Asia sudorientale devastata da inondazioni e frane: oltre 1400 morti e centinaia di dispersi. Corsa contro il tempo per i soccorsi – Video proviene da MIOMETEO.COM.