Probabilmente non se lo aspettava nemmeno lui che un incontro, all’apparenza banale, avrebbe rivoluzionato il suo destino. E, ancora di meno, Aldo Montano avrebbe pensato di dover un giorno dire grazie a Google. Eppure così è stato: quello con Olga Plachina non è stato solo un colpo di fulmine, è stato molto, molto di più. “Oggi a ripensare a quella notte provo tenerezza: in quella serata di festa, ho passato, in fondo, le più belle ore della mia vita, anche se ancora non lo sapevo”, ha detto lo schermidore. La serata a cui si riferisce è quella della festa, a Mosca, organizzato dallo sportivo per celebrare il mondiale vinto nel 2015. E’ lì che ha incontrato per la prima volta quella che ora è sua moglie, sposata in gran segreto l’anno successivo e dalla quale ha avuto due figli. “Non sono mai stato un campione del mondo in amore” aveva detto Aldo “ma spero di aver raggiunto la serenità”. I due avevano deciso di sposarsi subito dopo aver scoperto la dolce attesa della primogenita Olympia. “Per regolarizzare la nostra relazione” ha svelato l’atleta: “Olga è straniera e come tale doveva rinnovare il suo permesso di soggiorno ogni 90 giorni”. A unirli gli stessi valori: “E’ una sportiva e capisce la mia mentalità”. A fare da Cupido è stata un’amica in comune, che li ha presentati. Poi il destino ha fatto il resto. A colpire Montano non è stato solo l’aspetto fisico di Olga, per quanto sicuramente non sia passato inosservato. “Bella è bellissima, ma le donne belle sono tante. Mi è piaciuta lei, come persona”, ha ammesso il campione di scherma. Ricordando il loro incontro, Aldo ha ricordato che quella sera tra loro non ci fu niente di fisico: “Olga è stata furba e pure stron*a… Era la mia sera, era partita in modo divertente, si brindava. Ero partito alla grande: ero single, mi stavo divertendo, ma a metà serata, arriva questo angelo biondo che parlava solo russo. Siamo finiti a conversare con i telefonini che ci traducevano le parole”. Insomma, mai come in quel caso, la tecnologia fu un’ancora di salvezza per Montano. Che nonostante fosse un sex symbolo molto ambito, davanti a Olga aveva perso ogni certezza: “Io mi sentivo un mezzo imbecille 2.0”. La conversazione, puntualmente tradotta dai rispettivi smartphone, è stata galeotta: “Con Olga abbiamo fatto l’alba e ci siamo salutati lasciandoci i numeri di telefono. Il resto ce l’ho fra le braccia”, ha detto, riferendosi ai suoi figli, nati dall’amore travolgente con questa atleta così bella e carismatica.