Torino, 7 novenbre 2025 – È ricoverato in prognosi riservata don Riccardo Robella, il cappellano del Torino FC coinvolto in uno schianto in autostrada mentre tornava a casa da un incontro con i tifosi del Club Toro di Mondovì. L’incidente è avvenuto ieri sera sull’A6, a pochi chilometri dal casello di Carmagnola, nel Torinese.
L’incidente sull’A6
L’auto guidata dal sacerdote, una Dacia Duster, è stata tamponata violentemente da un’Audi Q8. La frza d’urto dello schianto avrebbe fatto ribaltare la vettura di don Riccardo, facendola carambolare sull’asfalto più volte prima di fermarsi.
Il cappellano del Toro è rimasto incastrato tra le lamiere dell’abitacolo ed è rimasto cosciente per tutto il tempo, mentre i vigili del fuoco lo hanno estratto e consegnato nelle mani dei soccorritori del 118. Il parroco è poi stato immediatamente soccorso trasportato in elisoccorso al Cto di Torino, dove è versa in condizioni molto serie.
Il cappellano in condizioni gravissime
Don Robella è intubato, con un trauma cranico, un trauma toracico e un trauma vertebrale: i chirurghi lo hanno portato in sala operatoria per la stabilizzazione della colonna vertebrale.
“Don Riccardo Robella – fanno sapere i tifosi del Toro sui social – è rimasto coinvolto in un grave incidente stradale sulla A6 mentre rientrava da un incontro con i tifosi granata. Le sue condizioni sono purtroppo molto serie. Tutto lo staff di Mondo Toro è vicino a lui con affetto e speranza. Forza don, ti aspettiamo presto!”.
Il sindaco: “Ore difficili, preghiamo per lui”
“La notizia del grave incidente che ha coinvolto don Riccardo Robella ci ha profondamente colpiti”, commenta Luca Torella, sindaco di Leini, il Comune del Torinese dove don Riccardo ha ricoperto il ruolo di parroco. “È successo ieri sera sull’autostrada A6 Torino–Savona: l’auto su cui viaggiava il sacerdote è stata tamponata violentemente da un’altra vettura e, a seguito dell’impatto, si è ribaltata”, continua.
“Per tanti nichelinesi – ricorda il sindaco – don Riccardo non è stato solo il parroco della Santissima Trinità, ma una presenza viva, capace di ascoltare, di coinvolgere i giovani, di portare fede e speranza con parole sempre sincere e con quel suo modo diretto e pieno di umanità. Oggi è parroco di Leinì e cappellano del Torino FC, ma il suo legame con Nichelino resta forte, sincero, profondo. In queste ore difficili, l’intera comunità si stringe a lui con affetto e preghiera, augurandogli una pronta guarigione”.
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