La famiglia del presidente degli Stati Uniti ha incassato oltre 800 milioni di dollari dalla vendita di cripto-asset solo nella prima metà del 2025, oltre a potenziali miliardi di guadagni non realizzati “sulla carta”.
Gran parte di quel denaro è arrivato da fonti estere, poiché i figli di Donald Trump hanno promosso la loro attività durante un roadshow internazionale rivolto agli investitori. Lo rivela un’indagine di Reuters pubblicata sul sito dell’agenzia.
Eric Trump e l’uomo d’affari cinese a Dubai
La Reuters rivela un incontro chiave di Eric Trump, a Dubai per affari di famiglia, con un uomo d’affari cinese e i suoi collaboratori a margine di una conferenza sulle criptovalute tenutasi a maggio di quest’anno.

Il figlio del presidente Usa ripeté i suoi consueti argomenti sull’inefficienza delle banche tradizionali e sulle note vicissitudini del padre con il mondo della finanza.
Poi arrivò la proposta: acquistare almeno 20 milioni di dollari in “governance token” della società di famiglia, la World Liberty Financial, e diventare parte di un’impresa che, secondo le previsioni di Eric Trump, avrebbe presto incarnato il futuro della finanza americana.
A qualcuno tra i presenti la tecnologia descritta dal team di Eric Trump per World Liberty apparve “rudimentale”, racconta la fonte di Reuters. Tuttavia, la proposta pare abbia funzionato. Il 26 giugno, un’entità poco conosciuta chiamata Aqua1 Foundation, con sede dichiarata negli Emirati Arabi Uniti, annunciò l’acquisto di 100 milioni di dollari in token di criptovaluta da World Liberty.
Il cinese indagato a Londra per riciclaggio
Si trattava del singolo acquisto più grande mai registrato dei cosiddetti token WLFI fino a quel momento. L’uomo d’affari cinese che aveva incontrato Eric Trump a Dubai era Guren “Bobby” Zhou, dirigente di diverse società e, secondo la National Crime Agency del Regno Unito e un documento depositato in un caso d’immigrazione presso l’Alta Corte di Giustizia di Londra, sotto indagine in Gran Bretagna per riciclaggio di denaro.
Secondo la Reuters, l’incontro di Dubai è stato solo una tappa di un roadshow d’investimento mondiale intrapreso dai due figli maggiori del presidente Trump – Eric e Donald Trump Jr. – all’incirca nel periodo dell’elezione del padre al suo secondo mandato.
In Europa, Medio Oriente e Asia, hanno promosso World Liberty e altre iniziative che convogliano denaro degli investitori verso le imprese della famiglia Trump, note collettivamente come Trump Organization.
Trump libera dai vincoli legali e garantisce impunità
“Queste persone non stanno riversando denaro nelle casse della famiglia Trump per le capacità imprenditoriali dei fratelli,” ha dichiarato Kathleen Clark, professoressa di diritto alla Washington University ed esperta di etica governativa. “Lo fanno perché vogliono libertà da vincoli legali e impunità che solo il presidente può garantire”, ha aggiunto.
Gli sforzi dei fratelli Trump sono stati un successo travolgente, secondo la Reuters. Nella prima metà di quest’anno, il reddito della Trump Organization è aumentato di 17 volte, passando da 51 milioni di dollari a 864 milioni, di cui circa il 90% proveniene dalle attività cripto della famiglia, comprese le vendite dei token di World Liberty.
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