Le ultime notizie in tempo reale sulla crisi di governo e l’ingresso di Mario Draghi sulla scena. L’ex presidente della Bce ha accettato con riserva l’incarico conferito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
13.50 – E’ in corso a Montecitorio il colloquio tra il premier incaricato, Mario Draghi, e il presidente della Camera Roberto Fico. Subito dopo, Draghi si recherà al Palazzo Madama per incontrare la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
13.46 – Con l’incarico a Mario Draghi si apre una fase nuova che può portare il Paese fuori dall’incertezza creata da una crisi irresponsabile e assurda. Siamo pronti a contribuire con le nostre idee a questa sfida”. Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti in una nota. La sfida “per fermare la pandemia, per concludere la campagna vaccinale, per un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale e sociale, sulla difesa e sul rilancio di una forte collocazione europeista dell’Italia, che in questi mesi abbiamo riconquistato”. “Bisogna puntare a una fase di investimenti e crescita, ora possibile con il Next Generation Eu, attenta all’inclusione e ai diritti delle persone, per realizzare le riforme istituzionali di cui il Paese ha urgente bisogno. Ancora una volta è il tempo di un nostro protagonismo per mettere in campo i contenuti e una visione chiara”. “Non bisogna perdere la forza e le potenzialità di una alleanza con il Movimento 5 Stelle e con Leu basata su proposte comuni sul futuro dell’Italia. Per affrontare questi temi chiederemo nelle prossime ore un incontro con il Movimento 5 Stelle e Leu”.
13.42 – Il premier incaricato Mario Draghi è appena arrivato a Montecitorio per incontrare il presidente della Camera, Roberto Fico.
13.41 – “Con l’incarico a Mario Draghi si apre una fase nuova che può portare il Paese fuori dall’incertezza creata da una crisi irresponsabile e assurda. Siamo pronti a contribuire con le nostre idee a questa sfida”. Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti in una nota. La sfida “per fermare la pandemia, per concludere la campagna vaccinale, per un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale e sociale, sulla difesa e sul rilancio di una forte collocazione europeista dell’Italia, che in questi mesi abbiamo riconquistato”. “Bisogna puntare a una fase di investimenti e crescita, ora possibile con il Next Generation Eu, attenta all’inclusione e ai diritti delle persone, per realizzare le riforme istituzionali di cui il Paese ha urgente bisogno. Ancora una volta è il tempo di un nostro protagonismo per mettere in campo i contenuti e una visione chiara”. “Non bisogna perdere la forza e le potenzialità di una alleanza con il Movimento 5 Stelle e con Leu basata su proposte comuni sul futuro dell’Italia. Per affrontare questi temi chiederemo nelle prossime ore un incontro con il Movimento 5 Stelle e Leu”.
13.40 – “Con grande rispetto mi rivolgerò innanzi tutto al Parlamento, espressione della volontà popolare. Sono fiducioso che dal confronto con i partiti e i Gruppi parlamentari e dal dialogo con le forze sociali emerga unità e co essa la capacità di dare una risposta responsabile e positiva all’appello del Presidente della Repubblica. Scioglierò la riserva al termine delle consultazioni”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, al termine del colloquio con il Presidente della Repubblica, Mario Draghi.
13.39 – “Ringrazio il Presidente della Repubblica per la fiducia che mi ha voluto accordare conferendomi l’incarico per la formazione del nuovo governo. E’ un momento difficile, il Presidente ha ricordato la drammatica crisi sanitaria, con i suoi gravi effetti sulla vita delle persone, sull’economia, sulla società. La consapevolezza richiede risposte all’altezza della situazione. Ed è con questa speranza e con questo impegno che rispondo positivamente all’appello del Presidente della Repubblica”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, dopo aver ricevuto l’incarico di formare il nuovo governo.
13.38 – “Abbiamo lavorato con il presidente Conte per il bene dell’Italia con il massimo senso di responsabilità. E per questo stesso senso di responsabilità che nutriamo nei confronti dei nostri elettori e del popolo italiano, in particolare verso le future generazioni, verso i nostri figli, non daremo la nostra fiducia, insieme a personaggi come Renzi e Berlusconi, a un governo guidato da un uomo che incarna tutto ciò contro cui ci siamo sempre battuti”. Lo scrive su Facebook il senatore M5S Gianluca Ferrara.
13.37 – “Vedere questo teatrino romano mi fa vergognare, ma la vergogna è loro”. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, commentando la situazione politica nazionale. “Condivido l’appello accorato del Presidente Mattarella a provare a formare un Governo – aggiunge de Magistris – perché in questo momento storico di pandemia andare al voto significherebbe avere un interlocutore, se tutto va bene, operativo fra 3 mesi. Ma mi auguro che sia un Governo politico. Non amo i Governi tecnici e la stessa formulazione di ‘governo tecnico’. Mi auguro, se ci sarà un Governo, che questo sia politico, ma credo stia venendo fuori una forte lacerazione del rapporto politico tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle”.
13.32 – “È un dovere di ogni costruttore accogliere l’appello del Presidente Mattarella e sostenere il governo di Mario Draghi. Le polemiche sono inutili, in ballo c’è il futuro dell’Italia”. Lo scrive su Twitter Raffaella Paita, deputata di Italia Viva.
13.30 – Il premier dimissionario Giuseppe Conte è da pochi minuti arrivato a Palazzo Chigi.
13.29 – Gli attivisti del Movimento Spontaneo Cittadini-Draghi Presidente si sono riuniti davanti al Quirinale per esprimere il loro sostegno e ringraziare il presidente Mattarella “per aver dato voce a noi cittadini che, mentre i nostri politici litigavano e perdevano di vista il Paese e il significato vero del loro mandato, siamo riusciti ad avere la lucidità di capire che in una situazione così grave per la società, nessun altro se non Mario Draghi poteva ridarci dignità, fiducia e autorevolezza nel gestire il grande debito che andremo ad acquisire sulle spalle delle future generazioni. Grazie ancora presidente per averci dato la forza di continuare a credere che possiamo farcela”. “Adesso – dice Daria Cascarano, portavoce nazionale del Movimento Spontaneo Cittadini-Draghi Presidente – dobbiamo solo permettere a Mario Draghi di lavorare con serietà ed efficienza come solo lui ha dimostrato di saper fare in questi anni e i nostri politici devono avere l’umiltà di farsi guidare. Noi, presidente, continueremo a far sentire la nostra presenza con lei come faro per far mantenere la rotta a chi potrebbe pensare ancora di potersi ammutinare”.
13.28 – “Lo saprà lui in anteprima”. Così il premier dimissionario Giuseppe Conte, intercettato da Sky Tg24 all’uscita della propria abitazione, risponde alla domanda su cosa dirà a Mario Draghi. Nessuna risposta, invece, su un eventuale partito a sua guida.
13.27 – Nessuna pregiudiziale su Draghi. E’ la posizione del sottosegretario uscente al Lavoro, Steni Di Piazza (M5S). “Il presidente della Repubblica -spiega Di Piazza- ha segnato alcune priorità quali il Pnrr e Piano vaccini, nel quadro della triplice crisi sanitaria economica e sociale. In questo quadro drammatico va letta la ipotesi di Draghi come presidente del Consiglio, a valle di una esperienza di Governo interrotta traumaticamente da Renzi”. Per Di Piazza, “è necessario affermare nel confronto alcuni valori e percorsi irrinunciabili, senza atteggiamenti pregiudiziali: la persona al centro degli obiettivi di governo; una decisa opzione per un modello di economia sociale, sociale e sostenibile; un rilancio del reddito di cittadinanza, potenziando l’inserimento socio-lavorativo coinvolgendo il Terzo settore”, conclude Di Piazza.
13.25 – E’ stata convocata per stasera alle 23 su zoom, a quanto si apprende, una riunione dei gruppi parlamentari di Italia Viva con Matteo Renzi.
13.19 – Forza Italia è di nuovo a un bivio. “Voterà o meno la fiducia a un eventuale governo Draghi?”, si chiedono in tanti. Il partito è confuso e allo stato, in assenza di un intervento del leader Silvio Berlusconi, non c’è una linea chiara, univoca. Il dilemma è semplice: seguire la coppia Salvini-Meloni che grida al voto, al voto! o accogliere l’appello del Colle per uscire tutti insieme dall’emergenza pandemica con un ”governo di altro profilo”, ovvero tecnico-istituzionale, senza politici visto che la politica ha fallito?
13.18 – Restare compatti e leali a Giuseppe Conte, no a un governo tecnico guidato da Mario Draghi. Dunque nessun sostegno all’ex numero 1 della Bce. Questa, a quanto apprende l’Adnkronos, la posizione di Beppe Grillo, espressa ad alcuni big del M5S che lo hanno sentito in queste ore. Il garante del Movimento, viene spiegato, avrebbe approvato la linea indicata dal capo politico Vito Crimi, ovvero nessun sostegno a un governo tecnico presieduto da Draghi. Ai suoi la raccomandazione di continuare a sostenere il premier uscente, Giuseppe Conte.
13.17 – ”Nessuno firma cambiali in bianco”. Così il presidente del Veneto Luca Zaia commenta l’incarico a Mario Draghi. Il governatore del Veneto ha spiegato che prima di tutto che “è fondamentale capire se Draghi accetterà l’incarico, o se lo farà con riserva. Mentre siamo qui lui è con Mattarella”. Ma il presidente del Veneto ci tiene anche a sottolineare che “Draghi sia una figura di alto livello internazionale, basti dire che è stato anche presidente della Bce, è riconosciuto a livello planetario”. Quindi Zaia, nel corso del punto stampa odierno, ha precisato “e credo che le parole del presidente della Repubblica siano state quasi una sorpresa per noi cittadini: il discorso è stato preciso e puntuale, quasi irrituale”, certo è che il governatore del Veneto non ha dubbi “se oggi siamo in queste condizioni lo dobbiamo a una maggioranza che ha trascinato un’agonia e ci ha fatto assistere ad un teatrino che ha fatto perdere tempo utile, direi vitale che in un periodo come questo di pandemia dove il tempo è vitale”.
13.15 – “Un governo politico modello Ciampi? Credo che in questo momento non vada tirato per la giacchetta Draghi. Noi ci affidiamo alla saggezza del presidente della Repubblica”. Lo dice Maria Elena Boschi a L’Aria che Tira su La7.
13.14 – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito l’incarico di formare il nuovo governo a Mario Draghi, che, come da prassi, ha accettato con riserva.
13.11 – “Se siamo arrivati a questo punto, con Giuseppe Conte e il suo pessimo governo che non sono più a Palazzo Chigi, è merito del fatto che il centrodestra è rimasto compatto”. Lo avrebbe detto Matteo Salvini, aprendo il vertice del centrodestra. L’incontro si è aperto con un applauso spontaneo dei presenti.
13.10 – “No, non direi che abbiamo vinto. Sono convinta che possa vincere l’Italia se Draghi accetterà l’incarico e se ci saranno le condizioni” per formare un governo. “Noi abbiamo sempre detto che avremmo preferito una soluzione politica”. Lo dice Maria Elena Boschi all’Aria che Tira su La7. Tutto caduto per problema sui nomi, compreso il suo? “Io -risponde Boschi- ieri mattina ho fatto un passo indietro perché non volevo essere un elemento divisivo. E comunque non credo di aver creato io problemi, nè di essere stata la causa dalla schiarita” che c’era stata ieri nella trattativa dopo che Boschi si era tirata fuori del totoministri.
13.08 – Con Draghi? “Io sono per parlare, sederci al tavolo e portare le nostre proposte, ad esempio mi preme salvare il reddito di cittadinanza. Non sono favorevole ad assumere decisioni drastiche o tenere posizioni ferme in questo momento. Per noi è una fase indubbiamente difficile, oggi discuteremo in assemblea e prenderemo una decisione”. Così il deputato M5S Gianluca Vacca, all’Adnkronos. A chi gli domanda se il Movimento si spaccherà, “spero e mi auguro di no – replica – non accadrà se troveremo una sintesi, se capiremo cosa è bene per il Movimento e per il Paese. Siamo la prima forza parlamentare del Paese, abbiamo più di una responsabilità”.
Con Draghi? “Io sono per parlare, sederci al tavolo e portare le nostre proposte, ad esempio mi preme salvare il reddito di cittadinanza. Non sono favorevole ad assumere decisioni drastiche o tenere posizioni ferme in questo momento. Per noi è una fase indubbiamente difficile, oggi discuteremo in assemblea e prenderemo una decisione”. Così il deputato M5S Gianluca Vacca, all’Adnkronos. A chi gli domanda se il Movimento si spaccherà, “spero e mi auguro di no – replica – non accadrà se troveremo una sintesi, se capiremo cosa è bene per il Movimento e per il Paese. Siamo la prima forza parlamentare del Paese, abbiamo più di una responsabilità”.
13.06 – E iniziato negli uffici della camera il vertice del centrodestra. Al tavolo, per fare il punto dopo l’incarico di Mattarella a Mario Draghi, il leader della Lega, Matteo Salvini, la presidente di fdi, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, vicepresidente di Fi. Al tavolo anche i rappresentanti degli alleati centristi. Da Paolo Romani, ad Andrea De Poli.
13.05 – “In queste ore difficili, mi torna in mente un altro periodo di emergenza che l’Italia superò grazie al governo di Carlo Azeglio #Ciampi”. Lo scrive su Twitter il presidente dei senatori del Pd Andrea Marcucci.
12.59 – “La mossa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stata una mossa di grande intelligenza e responsabilità che ha spiazzato le forze politiche”. Così Maurizio Landini, leader Cgil, nel corso del convegno sulla siderurgia sulla situazione politica dopo la decisione di Mattarella di chiamare a colloquio l’ex presidente Bce, Mario Draghi. “Mai come adesso abbiamo la necessità di fare sistema”, ribadisce. “Abbiamo bisogno al più presto di un governo nel pieno della sue funzioni e di un coinvolgimento delle parti sociali molto più forte. E questo non vuole dire sostituirsi alla politica o al governo ma di dire la nostra ed essere coinvolti nella progettazione del futuro”, conclude.
12.54 – “Sono convinta che Mario Draghi farà il miglior governo politico di salvezza e pacificazione nazionale. Personalmente, da indubitabile esponente del centro destra unito, sono orgogliosa della scelta fatta dal Presidente Mattarella di affidare l’incarico all’italiano più stimato nel mondo. Si può dire, semplificando, che è l’uomo giusto finalmente al posto giusto, che avrà la capacità di spendere i soldi del Recovery Found per opere e azioni concrete che faranno ripartire il Paese. Una scelta alta che però per essere anche granitica avrà bisogno di essere accompagnata da una Squadra dei migliori campioni politici italiani, dai leader che hanno a cuore l’Italia e allo stesso tempo non vogliono il funerale della politica. E’ il momento dei coraggiosi che cancella, per altro, la annosa logica dei piccoli ricattatori che ha caratterizzato tutti gli ultimi governi italiani. Draghi avrà il mio modesto voto in Parlamento e mi auguro che questo sarà l’orientamento di tutto il centro destra visto che il premier i farà politiche di buon senso, specie in economia, comuni al nostro schieramento. Non c’è Nazionale politica italiana, senza i campioni del centro destra a partire da Silvio Berlusconi che ebbe l’intuito di mandarlo alla BCE”. Lo dichiara Michaela Biancofiore (Fi).
12.48 – “Tutti i pugliesi non possono che essere orgogliosi di come Giuseppe Conte ha portato alto il nome e la bandiera della nostra terra in Europa e nel mondo in questi anni di governo”. Lo dicono gli eurodeputati del M5S Mario Furore e Chiara Gemma, entrambi pugliesi. Per Furore e Gemma “Giuseppe Conte ha cambiato l’Europa, costringendola alla solidarietà dopo anni di austerity e vincoli di bilancio e ha governato con responsabilità il Paese in uno dei periodi più difficili della storia repubblicana”. “Con lui al governo sono arrivate riforme epocali come il reddito di cittadinanza, il Superbonus, la riforma Spazzacorrotti, il risarcimento ai risparmiatori truffati delle banche, il Codice rosso per proteggere donne e bambini e lo stop alla pubblicità del gioco d’azzardo. E non dimentichiamo il suo capolavoro politico e diplomatico: senza Conte l’Italia oggi non avrebbe 209 miliardi di Recovery Fund da gestire. Questi sono fatti concreti. Lasciamo ad altri le macerie”, concludono.
12.46 – L’ipotesi di un coinvolgimento dei leader politici nel governo Draghi? “A me piacerebbe moltissimo, sarebbe un modello tedesco di grande maturità per la classe politica di questo paese. Dopodiché non so se è l’idea di Draghi, se è il mandato che avrà da Mattarella né se i leader politici avranno la disponibilità e la possibilità”. Così il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti nel suo intervento alla trasmissione tv di La7, L’Aria Che Tira.
12.44 – “Basta giocare a nascondino. Per dire no alla soluzione individuata dal Presidente Mattarella bisognerebbe avere pronta una valida alternativa politica. Chi ha condotto le trattative e ci ha portato sin qui dovrebbe farsi delle domande sul proprio ruolo”. E’ quanto afferma Dalila Nesci , deputato del M5S, animatrice del think tank Parole Guerriere
12.43 “Contro Giuseppe Conte è stato ordito un lavorio ai fianchi estenuante che ha infine interrotto un percorso di riforme essenziali, già a buon punto, per il Paese. Noi gli siamo grati per l’equilibrio con cui, da persona competente e onesta, ha saputo guidarci in uno dei momenti più drammatici dal dopo guerra, purtroppo ancora lungi dal concludersi. Ci auguriamo che resti una risorsa per tutti e in particolare per il MoVimento 5 Stelle nei modi e nei tempi che lui riterrà opportuni”. Lo afferma Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera.
12.41 – “Visto che fino a ieri condividevamo un tavolo di lavoro con Renzi, mi fa pensare che per qualcuno nel Movimento Cinque Stelle Renzi sia più responsabile di Draghi. Il no a priori a Draghi ci sembra eccessivo. Non pensate ci possa essere prima una discussione interna, anche nel rispetto delle indicazioni del Presidente Mattarella?”. Lo dice all’Adnkronos Giulia Grillo, deputata M5S ed ex ministro della Salute.
12.31 – “Non siamo di fronte a una riedizione di Monti. Draghi è un uomo saldamente ancorato alle istituzioni europee ma che nelle istituzioni europee ha saputo far valere una sua visione particolare. Ricordiamo tutti il ‘Whatever it takes’, quando si trattava di difendere la moneta ma anche il debito di alcuni paesi più fragili come il nostro. Non è un uomo che ha mai predicato il rigore ma anzi tutti quanti abbiamo parlato di ricerca di ricetta Draghi con la sua lectio magistralis”. Così il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti nel suo intervento alla trasmissione tv di La7, L’Aria Che Tira.
12.17 – ”Mario Draghi era una persona molto seria fin dai tempi del liceo”. Lo dice all’Adnkronos Paolo Vigevano, compagno di scuola di Mario Draghi. L’ex governatore della Bce e l’editore di Radio Radicale hanno frequentato il liceo classico ‘Massimo’, scuola paritaria gestita dai Gesuiti, in due classi diverse perché Draghi è più grande di un anno ma giocavano insieme a pallacanestro. ”Negli anni ci siamo rincontrati qualche volta in occasioni istituzionali”, aggiunge, una volta anche “al Quirinale”.
12.14 – Mario Draghi per un governo istituzionale. La decisione del presidente Sergio Mattarella di convocare l’ex governatore della Bce per conferirgli l’incarico di formare un esecutivo trova ampio spazio sulla stampa internazionale. ‘Super Mario’, come Draghi è soprannominato dopo la crisi del 2012, “ha salvato l’euro, riuscirà a salvare l’Italia dalla confusione politica?”, si chiede il ‘Wall Street Journal’, sottolineando che se Draghi diventerà primo ministro “dovrà affrontare la duplice sfida del Covid-19 e di una profonda crisi economica”. “L’Italia guarda a Mario Draghi per risolvere la crisi”, titola il ‘New York Times’ che in un articolo evidenzia il fallimento dell’ultimo tentativo di rinsaldare la maggioranza intorno al nome di Giuseppe Conte.
12.13 – Su Mario Draghi i gruppi M5S rischiano di andare in frantumi. “E’ il momento di pensare al Paese, la linea di Crimi non è condivisa. Non escludiamo la spaccatura”, dicono all’Adnkronos fonti parlamentari di primo piano che non hanno apprezzato la scelta del capo politico pentastellato di chiudere a un eventuale governo presieduto dall’ex numero uno della Bce. “Oggi ci sarà una resa dei conti in assemblea”, promettono le stesse fonti. Alle 15 i gruppi 5 Stelle di Camera e Senato si riuniranno in videoconferenza per fare il punto sulla delicata situazione politica.
12.06 – “Il quadro drammatico delineato ieri dal presidente della Repubblica è purtroppo del tutto reale. La responsabilità di aver precipitato il Paese in questa situazione è di chi, Renzi, in nome dei propri interessi ha impedito a un governo che aveva fronteggiato bene una situazione difficilissima di proseguire nella sua opera, bloccando così i Ristori di vitale importanza per moltissime persone, il Recovery Plan da cui dipende il futuro dell’Italia, il piano vaccinazioni”, afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto. “I danni prodotti dall’irresponsabilità di Renzi non si fermano qui: è stato inferto un durissimo colpo alla credibilità e all’autorevolezza della politica nel rapporto con i cittadini. In questo quadro la soluzione non può basarsi solo sul nome del presidente incaricato, per quanto autorevole esso sia. I governi e le maggioranze si basano su scelte politiche. La nostra preoccupazione non è sapere chi presiederà il governo ma quali politiche intende fare in materia di riconversione ecologica e green economy, di svolta nel modello di sviluppo, nel sostegno al lavoro e alle fasce più svantaggiate, nel blocco dei licenziamenti, nel ritorno a una sanità davvero pubblica e universalistica. Per questo escludiamo di poterci trovare nella stessa maggioranza con forze populiste e sovraniste che su tutti questi punti e altri ancora hanno sempre avuto posizioni opposte a quelle di cui ha bisogno oggi il Paese”, prosegue la senatrice di LeU.
11.58 – “Mario Draghi ha un profilo inattaccabile, nulla da dire. Così come nessuno può dir nulla sulle competenze di Giuseppe Conte”. Così il viceministro uscente Stefano Buffagni all’Adnkronos. A chi gli domanda se il M5S darà il suo sostegno all’ex numero 1 della Bce, “questo lo deciderà oggi l’assemblea” dei parlamentari grillini. Timori che il Movimento non tenga e si spacchi? “Il M5S, a sentire i giornalisti e i rumors di palazzo, sembra sempre che si spacchi, poi gli irresponsabili sono sempre altri…”.
11.55 – Mario Draghi è al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
11.53 – “Pur rispettando l’appello del presidente Mattarella, è noto che la Lega ritenesse il voto la soluzione migliore per il Paese. Nel senso che preferiamo stare fermi due mesi e avere un governo forte e legittimato. E’ chiaro che il nome di Draghi scombussola le carte e quindi, noi che siamo un partito responsabile, non diciamo no a prescindere. Ci confronteremo sui temi, capiremo quale è la squadra… Se fosse un governo a tempo, per fare il Recovery fund e affrontare lo sblocco dei licenziamenti e poi avere la certezza che poi si fa a votare sarebbe una cosa. Bisogna capire cosa ci sarà sul tavolo”. Lo ha detto il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, rispondendo – ospite a “L’aria che tira” su La7 – a una domanda su cosa farà la Lega se Mario Draghi riuscirà a portare un governo al voto del Parlamento.
11.45 – “Il nostro Paese affronta una clamorosa emergenza, sanitaria ed economica. E ha grandi opportunità da cogliere. Pretendere un governo all’altezza è stato il modo più giusto di servire l’Italia. Grazie Presidente #Mattarella, grazie Professor #Draghi: @ItaliaViva è al vostro fianco”. Lo scrive su Twitter il deputato del Pd Luciano Nobili.
11.40 – “Siamo ancora nella fase dei tatticismi. Ma di certo la scelta di Draghi sconquasserà gli equilibri (fragili) della politica. Ora vedremo in che modo, ma sarà difficile, per tutti, dire due No”. Così il senatore e portavoce nazionale UDC Antonio Saccone.
11.40 – “Il mandato del presidente Mattarella scade il 2 Febbraio 2022. Può sciogliere le Camere fino al 2 Agosto e indire elezioni generali per fine settembre. È un calendario possibile e coerente con la necessità, attraverso un governo autorevole, di affrontare le fondamentali scadenze davanti a noi”. Lo scrive il deputato di Leu, Stefano Fassina, in un post su Facebook. “Un ‘governo del presidente’ oltre tale limite implicherebbe la rassegnazione della classe dirigente politica non soltanto alla sua totale e irreversibile delegittimazione, ma alla delegittimazione della politica e all’ulteriore impoverimento della democrazia costituzionale. La parte seria della classe dirigente politica non può rassegnarsi a tale umiliazione: si auto-condannerebbe e condannerebbe la politica a una permanente funzione ancillare e al dominio degli interessi più forti. Senza la garanzia di elezioni a Settembre, impossibile il voto di fiducia al Governo Draghi”, conclude Fassina.
11.35 – L’appello rivolto alle forze politiche dal Presidente Mattarella va ascoltato e meditato anche pensando alla difficile situazione generale dell’Italia. La storia ci insegna che non esistono governi tecnici neutri, ma esecutivi che ottengono la fiducia politica nei due rami del parlamento. Ascolteremo il Presidente incaricato, Mario Draghi e poi decideremo il nostro voto sulla fiducia. Per quanto ci riguarda le nostre priorità programmatiche non sono cambiate a cominciare da un servizio sanitario nazionale rafforzato per affrontare e sconfiggere con la vaccinazione il Covid 19, la tutela della dignità del lavoro con la prosecuzione del blocco dei licenziamenti fino a fine emergenza sanitaria, una legge sulla rappresentanza e la riforma degli ammortizzatori sociali, oltre a una vera e profonda riconversione ecologica e una maggiore giustizia sociale. Tutti temi che sono stati al centro della agenda del governo Conte in questo ultimo anno e mezzo con risultati raggiunti importanti pur nel contesto generale che tutti noi ben conosciamo”. Lo afferma il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro.
11.30 – “Giuseppe Conte è la prova empirica di come un cittadino competente ed onesto possa ricoprire il ruolo di capo del Governo mille volte meglio di quei politicanti ingrigiti che Giorgio Gaber ben descriveva nelle sue canzoni. È stato di gran lunga il migliore e il più amato Presidente del Consiglio degli ultimi 30 anni. A lui va oggi la nostra profonda, sconfinata gratitudine per come ha rappresentato e difeso l’Italia in questi anni. Giuseppe Conte paga le sporche manovre di Renzi orchestrate sulla pelle di tutti gli italiani. Al Presidente della Repubblica Mattarella e al Presidente della Camera Roberto Fico va il nostro grazie per aver provato a mantenere responsabilmente il timone in mano nonostante l’attacco kamikaze di Renzi. Sono certo che tutti gli attivisti del Movimento 5 Stelle non molleranno mai. Siamo tantissimi, abbiamo valori etici e umanità che nessuno, con nessuna manovra di palazzo, potrà soffocare. Restiamo uniti e in alto i cuori: alla fine di questa stagione saremo ancora i più forti”. Così in una nota Dino Giarrusso, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
11.25 – “Il peggiore governo politico, meglio del miglior governo tecnico. Basta riavvolgere il nastro e ricordare ciò che è stato inferto a cittadini e povera gente da Monti & C. A testa alta con coraggio: No ai ‘comparuzzi di Goldman Sachs’, per il bene dell’Italia”. Lo scrive su Facebook il senatore M5S Elio Lannutti.
11.20 – ”Sicuramente il nome di Draghi è una garanzia, con le capacità di guidare il Paese in un momento molto difficile per questa pandemia che sta avendo pesanti ripercussioni a carattere sociale ed economico. In questo momento si ipotizza un governo istituzionale ma ritengo che debba avere anche un carattere politico. Credo che non sia un discorso semplice, ora bisogna vedere se nelle interlocuzioni riusciranno a trovare un punto d’unione su questo”. Così all’Adnkronos il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi (Forza Italia), su un possibile governo guidato da Mario Draghi.
11.15 – “Non è il momento di pensare all’interesse di partito ma all’interesse dell’Italia. È interesse dell’Italia che il governo sia stato liberato dal peso morto di un premier camaleontico e incapace, dall’influenza di un M5s diviso per bande e privo di senso politico, da un Pd in stato confusionale che ancora ieri sera confidava nel Conte ter, dalla Azzolina, da Buonafede, da Arcuri… È interesse dell’Italia che il piano vaccinale e il Recovery Plan siano tempestivamente gestiti da un presidente del Consiglio autorevole e stimato sia in Europa sia negli Stati Uniti. Meglio un bravo tecnico, di un pessimo non-politico”. Lo ha detto Andrea Cangini, senatore di Forza Italia e portavoce di Voce libera.
11.10 – “Ringraziamo il Presidente Mattarella per aver pazientemente guidato questa grave e insensata crisi, ma ribadiamo che non voteremo un governo tecnico guidato da Mario Draghi. A questo punto, riteniamo che l’unica strada giusta sia quella delle elezioni anticipate. I cittadini devono poter scegliere chi dovrà risollevare le sorti di questo nostro Paese. Noi siamo pronti”. A scriverlo sulla sua pagina Facebook è la senatrice del MoVimento 5 Stelle Paola Taverna, vice presidente del Senato.
11.05 – “Draghi lo avevamo previsto tre mesi fa. È arrivato. La previsione di un massacro sociale e della fine di ogni sovranità popolare dell’Italia, evidentemente necessita di un professionista e non di semplici passacarte. Solo il cambio di sistema ci può salvare”. Lo dichiara in una nota Marco Rizzo, segretario generale Partito Comunista.
10.50 – “Presidente Mattarella, ma un Presidente di altissimo profilo questo Paese ce l’aveva già, con diversi alti profili anche nella squadra di governo”. Lo ha scritto in un post su Facebook il senatore del Movimento 5 Stelle Agostino Santillo. “Perché l’alto profilo si dimostra sul campo – continua Santillo -, nel lavoro quotidiano al servizio dei cittadini, e nessuno dei nostri ministri si è mai risparmiato. Se però per ‘alto profilo’ si intende essere vicino alle elites, allora sì, il nostro profilo è proprio basso, così basso da impedirci di votare per un governo tecnico guidato da qualcuno che ha solo un curriculum brillante, ma che le vere esigenze dei cittadini da così in alto non le vede. Noi – ha concluso il senatore Santillo – non voteremo Mario Draghi”.
10.45 – “Più Europa è pronta a sostenere Mario Draghi: serve autorevolezza e competenza per gestire la campagna vaccinale e il Next Generation Eu. Anche il riscontro positivo dei mercati rappresenta un patrimonio che l’Italia di oggi non deve sprecare. Ora si lavori a una ‘maggioranza Draghi’’’. Lo scrive su Twitter il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova.
10.45 – “Questo è il tempo della politica che vuole lavorare per il Paese. Emergenza economica, emergenza sanitaria, emergenza educativa. – lo scrive sulla sua pagina Facebook Ettore Rosato, vice presidente della Camera – Serve un impegno di tutti – sottolinea il presidente di Italia Viva – con sobrietà, e l’Italia riparte”.
10.40 – “Il presidente Mattarella ha ridato dignità alla Repubblica italiana, sancendo il fallimento di tutta una classe dirigente. Tutti sono chiamati a voltare pagina”. Lo scrive su Twitter l’ex segretario del Pds, Achille Occhetto. “Il Presidente Mattarella ha ridato dignità alla Repubblica italiana, sancendo il fallimento di tutta una classe dirigente. Tutti sono chiamati a voltar pagina”, si legge ancora.
10.35 – “Adesso tocca alla Lega sacrificarsi. Pd e Lega insieme sarà uno spettacolo indimenticabile e Salvini sarà finito politicamente. Nel 2023 sarà corsa tra Conte e Meloni”. Così fonti di prima linea del M5S all’Adnkronos.
10.30 – “È sufficiente ripercorrere le dichiarazioni delle ultime settimane per individuare chi ha invocato Draghi e chi ha dichiarato ‘con fuori Conte, si può parlare di tutto’. Si tratta di Renzi, Berlusconi e Salvini. Persone che hanno dato prova di quanto tengano solo alla moltiplicazione delle proprie poltrone e al proprio potere. Sono gli stessi che hanno accusato i parlamentari del M5S di essere poveracci senza arte né parte pronti a ingoiare di tutto pur di non andare a votare. Abbiamo dimostrato esattamente il contrario. Il M5S non voterà la fiducia a Draghi”. Lo scrive su Fb la senatrice del M5s, Barbara Lezzi.
1o.25 – “Temo che Draghi, per i veti reciproci tra gli schieramenti, abbia in Parlamento meno voti di Conte. Senza i Cinque Stelle non c’è né la formula Ursula né il Pd può stare con la Lega a sostenere lo stesso governo”. Lo dice all’Adnkronos il Sindaco di Benevento Clemente Matella. A quel punto, sottolinea, “resterebbero a sostenerlo solo Pd, Forza Italia e italia viva” ma “se cosi fosse occorrerebbero responsabili a gogò. Scomparsa la politica -sentenzia Mastella- resta l’ aritmetica. E come diceva Totò è ‘la somma che fa il totale”.
10.20 – “Condivido totalmente il monito di ieri sera del presidente della Repubblica Mattarella, anzi mi auguravo che tutto questo avvenisse già un anno fa, all’inizio della pandemia, quando ci siamo resi conto della gravità della situazione sanitaria, economica e sociale. Bisognava allora fare un Governo di unità nazionale, di alto profilo, ma si è preferita un’altra strada: quella di buttare 140 miliardi di euro, quella di riempire il Parlamento e il Paese di dpcm e di decreti legge, quella di ridurre ai minimi termini il ruolo delle Camere, e il risultato è che non ne siamo ancora fuori”. Così Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia, intervenendo a ‘24Mattino’ su Radio 24.
10.15 – “Confido nel sì di molti colleghi M5s. Oggi alle 14 avremo l’assemblea on line del gruppo Pd Camera. Non ho dubbi all’esito: il Pd fa tanti errori ma sui fondamentali non sbaglia. Confido, tra gli altri, anche nel sì di molti colleghi del gruppo M5S con cui abbiamo lavorato molto bene in tutti questi mesi: pur comprendendo le difficoltà ben pochi capirebbero come, dopo aver votato la presidente della Commissione Ue, scelta che favorì in modo decisivo la nascita del Conte 2, e dopo aver impostato la crisi in nome della formazione di una maggioranza europeista, potrebbero ora votare No”. Lo ha detto il deputato del Pd, Stefano Ceccanti.
10 – “Fratelli d’Italia ha indicato nel ricorso alle urne la strada legittima per risolvere la crisi, così funziona una democrazia. Questo Parlamento è delegittimato nella qualità e nei numeri. Stupisce che per le elezioni amministrative si possa votare e farlo per le politiche risulterebbe drammatico. Dall’opposizione, con coerenza, sosterremo ogni iniziativa utile per l’Italia”. Lo ha detto ai microfoni di Radio Anch’io il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
9.45 – “Ora è il momento dei costruttori. Ora tutte le persone di buona volontà devono accogliere l’appello del presidente Mattarella e sostenere il governo di Mario Draghi. Ora è il tempo della sobrietà. Zero polemiche, Viva l’Italia”. Lo ha scritto su Twitter il leader di Iv, Matteo Renzi.
9.30 – “Porto enorme rispetto per il Presidente della Repubblica ma quando ieri sera ho sentito che se vai a votare ti ammali mi sono un po’ cascate le braccia”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a ‘Omnibus’ su La7. “Nel centrodestra in queste settimane ci siamo mossi compatti e continueremo a muoverci compatti”.
9.15 -“Quando Mattarella è costretto a rivolgere un appello a tutte le forze politiche per superare una situazione di stallo e di vuoto, vuol dire che c’è stato un fallimento degli ordinari meccanismi della politica. Questo fallimento ha delle responsabilità ben precise che non possono essere nascoste, perché questa è una forma più sofisticata dell’antipolitica. Fare di tutta un’erba un fascio e dire che è la ‘politica’ e non individuare chi ha impedito la nascita di un governo, ha un nome e un cognome, una sigla è un errore, è populismo, è antipolitica dall’alto”. Lo ha detto il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, a Radio Immagina, la web radio del partito. “Il Pd ha svolto la sua funzione, ha lavorato per la nascita di un governo ma è stata impedita, è stata fatta saltare da una scelta di Iv e di Matteo Renzi. Quindi per favore non parliamo indistintamente di fallimento della politica”, ha concluso Orlando.
9.05 – “Mi pare molto difficile sostenere un governo di questo tipo”. Lo ha detto il segretario di Sinistra Italiana e parlamentare di Liberi e Uguali, Nicola Fratoianni esprimendo un giudizio sul governo guidato da Mario Draghi.
9.00 – “Intanto vediamo con quali voti può nascere questo governo. Ho sentito che il M5S dice di no, Salvini è abbastanza prudente, la Meloni non mi sembra abbia accolto con salti di gioia l’opzione Draghi. Non credo che Draghi sia così sprovveduto da andare in Parlamento con numeri più risicati di quelli che aveva Monti. Vedo più che altro i giornalisti, l’establishment esultare per Draghi, però la via parlamentare non è così scontata. Può darsi che il M5s che ha votato il governo sovranista e poi quello europeista alla fine voterà anche Draghi”. Lo ha affermato Gianluigi Paragone, senatore del gruppo misto e fondatore di No Europa per l’Italia – Italexit, ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus.
8.50 – “Non si può non stimare Mario Draghi, la sua storia, i suoi meriti verso il Paese. Ma il suo arrivo è la sconfitta della politica e i colleghi che ne esultano vanno più commiserati che criticati. Il pazzo ride della sua sventura”. Lo afferma il vice capogruppo di Fi alla Camera, Gianfranco Rotondi su Twitter.