Nel giro di pochissimi giorni, gli Stati Uniti sono passati da un inverno estremo a uno scenario decisamente più mite ma altrettanto critico. Una violenta irruzione di aria artica ha portato temperature fino a -20 / -30°C in vaste aree del Midwest e valori sotto i -10°C anche lungo la East Coast, accompagnati da bufere di neve e blizzard.
A New York, la neve aveva creato forti disagi alla circolazione e ai trasporti urbani, con accumuli localmente superiori ai 30-40 cm e temperature ampiamente sotto lo zero. Ma il quadro meteorologico è cambiato in modo repentino: nel giro di 48 ore le masse d’aria gelida hanno lasciato spazio a correnti molto più miti e umide.
Le temperature sono così aumentate di 15-20°C, portandosi su valori prossimi o superiori ai 10-12°C, mentre la neve si è trasformata rapidamente in pioggia battente. Proprio a New York, la forte pioggia associata a raffiche di vento ha causato ritardi e disagi negli aeroporti, in particolare al John F. Kennedy International Airport, dopo che pochi giorni prima lo stesso sistema aeroportuale era stato messo in difficoltà dalle nevicate.
Questo ribaltone meteo, dal gelo intenso alle tempeste di pioggia, evidenzia un’atmosfera sempre più instabile, capace di alternare condizioni estreme in tempi brevissimi. Un segnale chiaro di come la variabilità meteorologica stia diventando un fattore chiave, con impatti concreti sulla vita quotidiana, sui trasporti e sulle infrastrutture.
L’articolo Cronaca meteo – Dall’Artico ai monsoni, gli USA travolti da un ribaltone meteo estremo proviene da MIOMETEO.