Un’ondata di caldo eccezionale sta interessando l’America del Sud alle soglie dell’estate, in particolare Brasile e Boliva dove, in diverse città sono stati battuti molti record di temperatura.
Ad esempio:
-nella città di Rio l’indice di calore, che connette la temperatura con l’umidità presente, ha superato i 55°C;
–in Mariscal Estigaribia, in Paraguay, è stata registrata la temperatura minima di 34°C; minima più alta mai registrata in Sud America;
-ieri, mercoledì 15 novembre, sono stati registrati già 44°C a San Jose de Chiquitos, in Bolivia;
–a San Paolo, la temperatura ha raggiunto quasi i 38°C, poco meno del record, secondo la società di meteorologia MetSul.
Questa ondata di caldo comporta grandi rischi, come incendi o danni alla salute umana difatti,
l’istituto Nazionale di Meteorologia ha emesso un allarme rosso per il Centro-Ovest, il Sud-Est e parte del Nord del Brasile, che riguarda 3 mila centri abitati, in cui vivono più di 100 milioni di persone.
In Sud America, anche se sono abituati al caldo, è molto difficile vivere a queste temperature, facendo qualche semplice esempio, in Brasile gli autobus non sono muniti di aria condizionata e i venditori ambulanti non riescono a stare in strada perché rischiano di svenire. Per lenire la morsa del caldo, ci sono stati anche disagi dovuti all’eccessivo uso dell’elettricità, per ventilatori e condizionatori, e questo ha causato varie interruzioni di corrente sia a San Paolo che a Rio de Janeiro.
A causare questo riscaldamento anomalo, oltre all’aumento delle temperature globali provocato dalle emissioni delle attività umane, c’è anche il fenomeno El Niño che sta per entrare nella fase più intensa del suo ciclo: secondo le ultime proiezioni della NOAA, infatti, El Niño dovrebbe vivere la fase più calda tra novembre e gennaio 2024. El Niño è un evento naturale periodico che riscalda le acque superficiali nella regione del Pacifico equatoriale.
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