Ultima Generazione ha rivendicato un’azione eseguita nella notte a Torino, dove attivisti del gruppo locale hanno legato con una catena un cartello alla statua di Carlo di Robilant con la scritta “Deportato Mohamed Shahin libero”.
Nel Cpr di Caltanissetta in attesa di rimpatrio
L’obiettivo, spiegano, è sostenere la petizione promossa da Torino per Gaza per chiedere il rientro in città dell’imam di San Salvario, attualmente trattenuto nel Cpr di Caltanissetta in attesa di rimpatrio.

Il movimento denuncia l’espulsione di Shahin per le frasi pronunciate in una manifestazione sulla Palestina e richiama l’articolo 10 della Costituzione, secondo cui “lo straniero al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana ha diritto di asilo nel territorio della Repubblica”.
Nel comunicato, Ultima Generazione ricorda che Shahin vive a Torino da vent’anni, ha una famiglia e, secondo quanti lo conoscono, ha lavorato al dialogo interreligioso.
A sostegno della mobilitazione viene citato anche l’appello del vescovo di Pinerolo Derio Olivero, secondo cui “in Italia c’è libertà di opinione; possiamo essere contrari ma non possiamo condannare per delle opinioni espresse” .
L’articolo “Deportato Mohamed Shahin libero”, Ultima Generazione imbratta la statua di Carlo de Robillant a Milano proviene da Blitz quotidiano.