Marco Columbro, ospite di Nunzia De Girolamo a Ciao Maschio nella puntata del 12 ottobre, ha condiviso un toccante racconto della sua vita personale e professionale, segnato da un grave ictus che ha cambiato profondamente la sua carriera e la sua visibilità nel mondo dello spettacolo.
Durante l’intervista, Columbro ha rivelato come lo stress lavorativo eccessivo e la pressione alta abbiano causato un’emorragia cerebrale che lo ha portato a stare in coma per 20 giorni. Al suo risveglio, sebbene fosse sopravvissuto, ha percepito che per i media e la televisione non esistesse più. Nello studio di Nunzia de Girolamo ha parlato di come la sua vita sia cambiata davvero per sempre in quel momento e per certi aspetti, non per una sua volontà.
Il forte racconto di Marco Columbro a Ciao Maschio
Columbro ha sottolineato come, nel momento del suo ictus, fosse al culmine della sua carriera, con una notorietà consolidata. Tuttavia, dopo la sua malattia, nessuno lo ha più contattato per lavorare in televisione. “Vorrei capire un giorno il perché di questo silenzio”, ha confessato, esprimendo la speranza di ottenere una risposta prima di concludere il suo percorso di vita.
“A un certo punto me ne sono fatto la ragione, – ha raccontato Marco Columbro nello studio di Rai 1 – però è stato duro i primi anni. Nessuno mi ha più chiamato. Io all’epoca, quando ho avuto la malattia, ero al massimo della mia notorietà, per cui non è che fossi uno che era andato male”. Ha aggiunto: “Però c’erano altri motivi, non lo so. Vorrei arrivare a capire un giorno perché dopo il mio ictus io non ho più fatto televisione. Prima di lasciare questo corpo, magari qualcuno mi darà una motivazione e mi dirà ‘’perché ci ha rotto…’’, magari, non lo so”.
Nonostante l’allontanamento dal piccolo schermo, Columbro ha trovato una nuova strada nella sua vita, dedicandosi all’imprenditoria turistica. Insieme alla sua compagna, Marzia Risaliti, gestisce un albergo vicino a Siena, dimostrando che, nonostante le difficoltà, ha saputo reinventarsi e trovare una nuova realizzazione personale.
Questo racconto, condiviso con sincerità, da Marco Columbro tocca temi di resilienza e di trasformazione, offrendo uno spunto di riflessione su come il mondo dello spettacolo possa essere a volte effimero e come sia possibile, anche dopo un evento drammatico, trovare una nuova via.
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