Ci ha provato, ma ha scelto la suora sbagliata. A Napoli, un ladro ha rubato croci, calici e altri arredi sacri dall’istituto delle “Suore di Gesù Redentore” di via Castellino. Qui le suore si occupano anche dell’assistenza ai malati e ai detenuti nelle carceri. Eppure, il ladro senza scrupoli deve aver badato molto poco alla compassione, telefonando più volte alle suore chiedendo loro un riscatto di duemila euro in cambio della restituzione della refurtiva. Una di loro, però, non si è lasciata prendere dal panico, rifiutando categoricamente di assecondare la richiesta del rapinatore. Poco dopo la telefonata, infatti, ha denunciato il furto in Questura, dove ha ricevuto un ulteriore telefonata da parte del ladro. Tempismo perfetto: la polizia ha così deciso di sfruttare la situazione per tentare di ingannare il ladro con la complicità della suora.
La trappola
Seguendo le indicazioni degli agenti di polizia, la suora ha finto di accontentare la richiesta del ladro organizzando al telefono un incontro con lui in piazza Garibaldi. Il ladro, a quel punto, deve aver pensato che il suo piano sarebbe andato a buon fine e che la pratica del “cavallo di ritorno” (rubare e poi chiedere un riscatto) gli avrebbe fruttato circa duemila euro.

Giunto in piazza Garibaldi, il rapinatore ha subito notato la suora in compagnia di un uomo, un agente in borghese che ha finto di essere un amico della donna. Sospetti pochi, voglia di mettere le mani sui soldi tanta: così il ladro ha consegnato come da programma tutta la refurtiva alla suora. In quel preciso istante, però, gli altri agenti della Squadra Mobile, che si erano appostati poco distanti dal luogo dell’appuntamento, sono usciti allo scoperto arrestando il ladro di 38 anni. Ogni oggetto rubato è stato infine restituito all’istituto religioso.
L’articolo Il genio del giorno, la suora che ha ingannato e fatto arrestare il ladro che l’aveva derubata e ricattata proviene da Blitz quotidiano.