Ineos Grenadiers, quanti baby talenti: gli inglesi continuano il ringiovanimento – Footballnews24.it

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Il ciclismo sta mutando profondamente in questi ultimi anni e per le squadre è fondamentale seguire il trend. Ad esempio la Ineos Grenadiers – nata come Team Sky nel 2010 – ha cambiato profondamente questo mondo aprendo il passo a uno sport più moderno concentrandosi sui numeri dei propri atleti, su diete e allenamenti ad hoc e anche come dar risalto alla multidisciplina. Gli inglesi sono stati i primi nel credere che ai propri corridori dovesse essere concessa la possibilità di potersi cimentare nelle altre discipline del ciclismo e i risultati si sono visti e si continuano a vedere. Tom Pidcock e Filippo Ganna sono forse gli esempi migliori, così come in passato lo fu Bradley Wiggins su tutti,. Ora il team guidato da Sir David Brailsford, autentico deus ex machina del ciclismo inglese, sta attuando un profondo processo di ringiovanimento all’interno del proprio roster.

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La Ineos Grenadiers punta tutto sulla linea verde

Thomas Pidcock sul traguardo

Gli arrivi qualche anno fa di Filippo Ganna, Egan Bernal e Tao Geoghegan Hart fra gli altri hanno aperto a questo scenario all’interno di una squadra che gli anni precedenti aveva dominato la scena dei grandi giri grazie soprattutto a corridori esperti e con una carta d’identità over 30. Il brutto infortunio occorso a Chris Froome durante il Giro del Delfinato 2019 unito all’arrivo nel professionismo di corridori giovanissimi ma altrettanto forti – uno su tutti Remco Evenepoel – ha forse costretto la Ineos Grenadiers ad accelerare il processo.

Soltanto negli ultimi due anni sono entrati in squadra Ethan Hayter (’98), Tom Pidcock (’99), Carlos Rodriguez (’01) nel 2020, mentre Benjamin Turner (’99), Luke Plapp (’00), Kim Heiduk (’00), Ben Tulett (’01) e Magnus Sheffield (’02) sono stati alcuni degli acquisti per la stagione 2022. Chi più, chi meno si è già fatto notare ad alti livelli riuscendo ad ottenere anche ruoli da capitano in una formazione che resta ancora fra le più forti al mondo. In vista della prossima annata sono già stati ufficializzati gli innesti di Thymen Arensman (’99), Leo Hayter (’01) ma soprattutto Joshua Tarling e Michael Leonard. Anno di nascita degli ultimi due? 2004. Entrambi salteranno infatti la categoria Under 23 e arriveranno quindi fra i grandi direttamente dagli Juniores; un qualcosa di impensabile fino a pochi anni fa.

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Linea verde a tutti i costi, un rischio calcolato?

Richard Carapaz, Ineos Grenadiers
Richard Carapaz, Ineos Grenadiers

Spetterà al general manager e ai direttori sportivi riuscire ad amalgamare il tutto, ma la domanda che probabilmente in molti si porranno è: conviene imbottirsi di ragazzini? Anche perché la Ineos Grenadiers ha lo status di squadrone e tutto questo in effetti potrebbe rivelarsi un rischio. È vero che ad oggi non è più la squadra capace di dominare la scena nei gt e dunque possa permettersi anche di rischiare qualcosa in più rispetto alle altre concorrenti, ma in uno sport in espansione come il ciclismo gli sponsor vogliono sempre avere una certezza di risultati.

Il percorso di crescita di questi ragazzini sarà ovviamente mirato come già capitato con gli altri, però è chiaro che qualcuno possa bruciare le tappe e farsi notare fin da subito riuscendo di conseguenza ad andare a correre in alcune delle corse più importanti del calendario, come le classiche monumento e i grandi giri a tappe. Anche perché alcuni dei corridori più importanti (su tutti Dylan van Baarle, Adam Yates e Richard Carapaz) hanno deciso di andare a correre per altre squadre e nomi di quel calibro in sede di ciclomercato non ce ne sono.

La certezza è che un po’ tutti i team, chi più chi meno, va a caccia di corridori nelle corse giovanili, aiutati anche dall’avvento degli agenti i quali attraverso le proprie agenzie di riferimento vanno a proporre questi giovani prospetti ai team del World Tour, ma non solo. Anche la Jumbo Visma e la Quick-Step si orientano sempre di più verso una linea verde, ma lo fa anche una formazione non di spicco seppur comunque importantissima per storia e blasone come la nostra Bardiani, la quale crea dei calendari ad hoc per i suoi neopro dandogli l’opportunità di gareggiare nelle migliori corse riservate alla categoria Under 23. Il ciclismo evolve e le squadre si adattano: se fino a qualche anno fa a trent’anni si era sulla cresta dell’onda di questo sport, oggi diventa a volte difficile anche solo strappare un contratto di una certa rilevanza.

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