Italia-Israele, è la partita dei pro Pal: scontri a Udine, lacrimogeni, giornalista ferito in testa VIDEO

Un giornalista è rimasto ferito in maniera seria nel corso della sassaiola scatenata da alcuni manifestanti Pro Pal contro le forze dell’ordine in centro a Udine.

“Italia-Israele non si doveva giocare”

“Italia-Israele non si doveva giocare”. Le parole vengono scandite al megafono, ancora prima che il corteo pro Pal lungo le vie di Udine avesse ufficialmente inizio, Poi, a fine manifestazione e con la partita in corso, si sono verificati gli scontri in strada con le forze dell’ordine.

Sono stati migliaia i manifestanti che hanno affollato il centro città, provenienti anche da fuori regione, per dire “no” al match valevole per la qualificazione ai Mondiali, disputato allo stadio Friuli. Imponente la macchina della sicurezza attivata, in centro come allo stadio, dove i controlli, per chi ha comprato un biglietto per assistere alla partita, sono stati rigorosi.

Il giornalista ha riportato “un trauma cranico importante” per curare il quale è stato dapprima preso in carico dal personale di un’ambulanza e quindi “trasferito d’urgenza in ospedale”.

Non sarebbe in pericolo di vita. Al momento non è stato possibile accertare la dinamica di quanto accaduto. L’imponente servizio sanitario, coordinato dalla Sores Fvg, è pronto a intervenire in caso di necessità; nei pressi della postazione in piazza sono appena ripresi gli scontri – riferiscono i sanitari – e le camionette hanno ripreso a utilizzare gli idranti in dotazione per disperdere i manifestanti.

I momenti di tensione però si sono registrati al punto di arrivo della manifestazione, in piazza primo Maggio, dove una parte dei manifestanti ha tentato di sfondare il cordone di polizia per andare oltre con l’intenzione di raggiungere lo stadio. Una volta respinti, i manifestanti si sono diretti verso un altro possibile varco.

Agenti in tenuta antisommossa e idranti

Contro la polizia sono stati lanciati petardi e le forze dell’ordine hanno risposto con un cordone di agenti in tenuta antisommossa e gli idranti. Poi in via della Vittoria alcuni manifestanti hanno sollevato transenne per colpire i blindati della polizia.

Le forze dell’ordine in tenuta anti sommossa con manganello e scudo hanno risposto respingendoli. Sono stati lanciati anche lacrimogeni.
Fino a quel momento il corteo si era svolto pacificamente e la maggior dei manifestanti è rimasta in piazza Primo maggio, punto di arrivo del corteo.

Tutto è avvenuto in una città blindata. Negozi e bar sono rimasti chiusi, poche le persone che nel pomeriggio passeggiavano lungo la centralissima via Mercatovecchio.

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