Potenti ed evocative, le grandi sculture in gesso sono una sorta di anti monumento, o, meglio monumenti che in qualche modo ricordano quello che manca al nostro tempo. “Per questo faccio queste teste: perché non abbiamo più eroi – ha aggiunto l’artista -. Chi può essere un eroe oggi? Il presidente? Suvvia”.
Nato nel 1935 a Cincinnati, Dine ha attraversato da protagonista la grande stagione del Pop e ha sempre lavorato sulla relazione tra l’antico e il contemporaneo. Con uno spirito di libertà che è immutato. E quando gli chiediamo cosa significhi essere un artista oggi, ecco la risposta: “È esattamente la cosa di quando io avevo due anni: gli stessi venditori che sono anche ladri, lo stesso sistema dell’arte schifoso, ma tu vai avanti perché è quello per cui sei nato”.
Parte della rassegna Napoli contemporanea, “Elysian Fields” resta aperta al pubblico fino al 10 gennaio 2026.