
Attraverso il documento, sponsorizzato dalla nazione di Vanuatu e adottato all’unanimità, viene chiesto alla Corte internazionale di giustizia di emettere un parere consultivo sugli obblighi degli Stati in materia di cambiamento climatico
Il 30 marzo le Nazioni Unite hanno approvato una storica risoluzione sulla giustizia climatica. Attraverso il documento viene infatti chiesto alla Corte internazionale di giustizia (Cig) di emettere un parere consultivo sugli obblighi degli Stati in materia di cambiamento climatico e, dove necessario, di proporre conseguenze legali che devono affrontare se non lo fanno. Questi pareri potranno fornire i necessari chiarimenti sugli obblighi giuridici internazionali esistenti e aiutare così le Nazioni Unite e i Paesi membri a intraprendere un’azione più energica e strutturata per il clima. I pronunciamenti della Cig potrebbero essere citati, ad esempio, nei casi giudiziari che vedono implicate le compagnie di combustibili fossili per aver contribuito al problema del cambiamento climatico.
“I pareri consultivi della Corte – il principale organo giudiziario dell’Onu – hanno un’enorme importanza e possono avere un impatto duraturo sull’ ordinamento giuridico internazionale”, ha confermato in proposito il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.
La risoluzione è stata sponsorizzata dalla nazione di Vanuatu, isola del Pacifico da anni ormai sempre più minacciata dagli effetti della crisi climatica. Il testo, sostenuto da quasi cento Paesi tra cui l’Italia, è stato adottato all’unanimità.