Milano – Missione compiuta. Va in porto l’Ops del Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca. Ieri, infatti, le adesioni hanno superato la quota minima del 35% fissata per il successo dell’offerta, attestandosi al 38,5% del capitale. Il rilancio “cash” annunciato sulla prima offerta ha avuto il suo effetto: in una sola giornata le adesioni hanno fatto un balzo in avanti di circa 8 punti percentuali rispetto al 30,1% di martedì.

Ma la soglia è destinata a crescere, dal momento che altri azionisti, oltre a quelli che avevano già detto di sì all’Offerta martedì scorso, sono pronti a mettere sul tavolo le proprie quote. E si tratta, in questo caso, di pacchetti pesanti, dal momento che rappresentano gli azionisti maggiori di Piazzetta Cuccia: dalla Delfin degli eredi Del Vecchio al gruppo Caltagirone – entrambi presenti anche nel capitale di Siena – fino a Enasarco, Cassa Forense, Unicredit, Anima, Amundi e il fondo Tages. In tutto, un ulteriore sostegno pari all’8% del capitale che porterebbe le adesioni a ridosso del 50%.
L’operazione fallita di Mediobanca con Banca Generali
Del resto, sono gli stessi azionisti che con il loro voto all’ultima assemblea di Mediobanca avevano vanificato il tentativo di difesa del Monte dei Paschi messo in campo dall’ad Alberto Nagel con l’Ops su Banca Generali. Ora i riflettori tornano ad accendersi sul cda di Mediobanca, che dovrà di nuovo esprimersi sull’Ops alla luce del nuovo rilancio deciso da Mps. Il board aveva già bollato il corrispettivo di 1,533 azioni Mps per ogni azione Mediobanca come non congruo e del tutto inadeguato a luglio, ribadendo quanto comunicato a fine gennaio, ossia che l’offerta era ostile, fortemente distruttiva di valore, contraria agli interessi di Mediobanca e priva di razionale industriale e finanziario.

Ora ci si attende che la bocciatura venga ripetuta anche nel riesame, pur in presenza di un prezzo ormai allineato alle quotazioni in Borsa. A Piazza Affari, l’esito positivo dell’Ops era già dato per scontato. Con un effetto negativo sui titoli, che hanno chiuso in perdita: Mps ha ceduto l’1,97% a 7,48 euro, Mediobanca l’1,99% a 19,7 euro. Per effetto delle nuove valutazioni, il premio del corrispettivo offerto da Siena rispetto al prezzo di chiusura di Piazzetta Cuccia è pari allo 0,73%.
Il report di Deutsche Bank: rischio limitato di disruption
Non è stato sufficiente a sostenere le quotazioni dell’istituto senese neanche il report positivo di Deutsche Bank, che ha riavviato la copertura del titolo con giudizio “buy” (acquistare) e un obiettivo di prezzo di 9,2 euro. Alla base del giudizio di Deutsche Bank c’è il “forte capitale” di Mps e il “forte razionale strategico” dell’operazione Mediobanca, che può contribuire a “diversificare gli utili, accelerando la redditività del capitale”. Gli analisti vedono un “rischio limitato di disruption e un sostanziale valore inespresso all’interno del bilancio di Mediobanca”, con “un significativo potenziale di rialzo” per il titolo che attualmente tratta a sconto rispetto ai competitor e può offrire un rendimento del 15% in caso di destinazione di tutti gli utili a dividendo.
Equita abbassa il giudizio su Mediobanca
Nel frattempo, Equita – che è anche advisor di Piazzetta Cuccia – ha abbassato il giudizio su Mediobanca a “hold” anche alla luce delle “complessità legate all’integrazione” con il Monte, pur attribuendo a Piazzetta Cuccia, in uno scenario stand-alone, “un valore intrinseco più elevato” pari a 24 euro per azione.
Equita ha abbassato il giudizio su Mediobanca a “hold” anche alla luce delle “complessità legate all’integrazione” con il Monte, pur attribuendo a Piazzetta Cuccia, in uno scenario stand-alone, “un valore intrinseco più elevato” pari a 24 euro per azione. Alla luce del livello di adesioni, del rilancio e della rinuncia alla condizione del 66,7%, il broker – che è anche advisor di Piazzetta Cuccia – riconosce che “le probabilità di successo dell’offerta siano aumentate”. Equita vede inoltre il rischio di “potenziale overhang sul titolo”, cioè di pressione in vendita, per effetto del disimpegno dei pattisti.