Ospitaletto (Brescia): esplosione in studio dentistico, gravi medico e assistente, in choc paziente 14enne

Esplosione in uno studio dentistico di Ospitaletto, in provincia di Brescia. Feriti gravemente l’odontoiatra e la sua assistente: sulla poltrona del paziente in quel momento c’era anche una ragazzina di 14 anni, l’unica ad essere stata solo in parte raggiunta dallo scoppio.

Ad esplodere è stato un becco bunsen: l’incidente si è consumato nel tardo pomeriggio di martedì 19 ottobre, in uno studio medico di proprietà di una coppia che non è rimasta coinvolta.

Esplosione nello studio dentistico, 3 coinvolti

La giovanissima paziente ha riportato leggere lesioni essendosi riuscita ad allontanare in tempo ed è sotto choc.

Ad avere la peggio un odontoiatra di 44 anni, specializzato in Ortodonzia e collaboratore dello studio, che ha subito ustioni di secondo e terzo grado al volto, collo, torace, addome e arti superiori. Oltre il 50 per cento del corpo risulta ustionato.

Le fiamme del becco bunsen – utilizzato per scaldare gli strumenti – hanno intaccato il camice monouso Tnt introdotto con l’emergenza Covid, che ha preso fuoco attaccandosi alla parte superiore del corpo del dentista. L’odontoiatra è stato trasportato in codice rosso agli Spedali Civili di Brescia e sarà trasferito in un centro grandi ustionati.

Ferita con ustioni di secondo grado a volto e torace anche l’assistente alla poltrona di 40 anni.

Esplosione studio dentistico, le parole del presidente Albo Odontoiatri

“Non conosciamo ancora i dettagli della vicenda che ha visto coinvolti i due operatori. Resta da capire il ruolo giocato nell’aggravare l’incidente dal camice monouso in polimero plastico indossato, introdotto per la pandemia da Covid-19”, spiega Gianmario Fusardi, presidente dell’Albo degli odontoiatri di Brescia.

“Fermo restando che fortunatamente nessun paziente sembra aver riportato lesioni, esprimo ai sanitari coinvolti e alle loro famiglie la massima solidarietà e vicinanza e – aggiunge Fusardi – mi assicurerò in particolare che tutti gli strumenti di assistenza previsti dal nostro ordinamento possano essere attivati per dare loro pronto sollievo”.