Articolo di Enzo Ragusa – Giovedì 11 Settembre 2025 – Tempo di lettura 2 minuti
L’Università dell’Alabama a Huntsville (UAH) fornisce dati satellitari sulla temperatura della bassa troposfera dal 1979, e per l’Antartide continentale indicano una stabilità o persino un raffreddamento in alcune stagioni, come estate e autunno. Questi dati satellitari, che coprono l’intero continente, non mostrano una tendenza al riscaldamento marcata, nonostante le aspettative basate sui modelli climatici che prevedono un impatto maggiore in regioni polari. Nel frattempo, i livelli di CO2 atmosferica sono aumentati da circa 340 ppm nel 1980 a 425 ppm nell’agosto 2025, secondo le misurazioni della NOAA a Mauna Loa.

Se la CO2 fosse il principale “regolatore” del clima globale, ci si aspetterebbe un riscaldamento pronunciato in Antartide, grazie alla sua aria pura, all’assenza di inquinamento antropico e al minimo effetto dell’isola di calore urbana. Tuttavia, i dati osservati non confermano questa ipotesi: il continente antartico presenta trend termici unici, influenzati da fattori come il buco nell’ozono, le correnti oceaniche e le variazioni nella circolazione atmosferica, che mitigano o contrastano gli effetti previsti.
Anche le stazioni meteorologiche di lunga durata, come l’Amundsen-Scott South Pole Station operativa dal 1957, supportano questa osservazione. Un’analisi dei dati dal 1957 al 2010 rivela un lieve calo delle temperature medie, sebbene non statisticamente significativo, con una media annuale intorno ai -49.4°C.

Studi più recenti indicano fluttuazioni, con periodi di riscaldamento accelerato tra il 1989 e il 2018 (circa 0.5°C per decennio), ma questi sono attribuiti a variazioni naturali e non alterano il quadro generale di stabilità per l’interno del continente.
Al contrario, aree periferiche come la Penisola Antartica mostrano un riscaldamento più evidente, ma questo non riflette l’andamento dell’intero Polo Sud. In sintesi, mentre il dibattito sul clima globale continua, i dati dall’Antartide suggeriscono che i meccanismi climatici sono più complessi di quanto spesso rappresentato. Senza un trend di riscaldamento chiaro nonostante l’aumento della CO2, l’Antartide rimane un esempio di resilienza climatica, invitando a ulteriori ricerche per comprendere meglio questi fenomeni.
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