Una riunione con tutte le singole forze di Governo attende il Presidente Giuseppe Conte tra oggi e domani o, forse più esattamente, una “seconda” verifica di Governo dopo quella non molto fruttuosa della scorsa settimana. La vera sfida si scrive sì Recovery Plan, ma si legge crisi di Governo: dopo gli ultimatum di Renzi e Italia Viva, da ultimo le parole durissime del coordinatore Ettore Rosato ieri («non c’è più la fiducia, Conte l’ha sciupata. Pronti al passo indietro») il Capo del Governo prova a riunire tutti i “cocci” per scongiurare la crisi in gennaio già volte “ipotizzata” da diversi retroscena ‘di palazzo’ in questi convulsi giorni a ridosso del Natale. Alle 15.30, secondo l’annuncio dato da Palazzo Chigi, Conte inizierà a ricevere le delegazioni per una “nuova” due giorni di riunioni serrate con le singole forze di maggioranza: si parte con il Movimento 5 Stelle mentre alle 19 seguirà la delegazione del Partito Democratico. Per la giornata di domani invece previsto prima l’incontro con Italia Viva e Matteo Renzi, poi in serata il confronto con LeU e il Ministro Speranza.
I renziani stamani con Rosato ancora e con le Ministre Bellanova e Bonetti hanno ribadito come «Conte non sia l’unica soluzione per il Paese» e che il “passo indietro” resta ancora una delle ipotesi principali, mentre dal Pd con Boccia il monito ai renziani è netto «se finisce quest’alleanza di governo l’unica alternativa è il voto». Dal M5s, il capodelegazione al Governo Bonafede è ancor più duro «Anche oggi Iv in cerca di visibilità, irresponsabili gli attacchi quotidiani all’esecutivo di cui fa parte» mentre già ieri Di Maio da Fazio in tv aveva lanciato attacchi a Renzi e Italia Viva «Io sostengo il presidente Conte e tutto questo chiacchiericcio serva proprio a dividere e mettere zizzania. Il mio nome è stato spesso associato a ‘premier’, ma io voglio andare avanti con questo governo, continuare a fare il ministro degli Esteri. Le ambizioni personali vanno messe da parte: non è il momento di mettere in discussione il premier».
LE RICHIESTE DEI PARTITI
Insomma, la situazione è tutt’altro che omogenea nel Governo Conte-2 che si appresta a concludere il Recovery Plan da consegnare entro gennaio alla Commissione Europea: le “minacce” di Renzi, gli sfilacciamenti del M5s al proprio interno, le diverse anime del Pd e una pandemia globale che dopo l’arrivo anche della “variante inglese” non promette sonni tranquilli in vista della campagna di vaccinazione. Il Quirinale osserva e monitora i diversi malumori sempre più crescenti attorno al Governo, mentre le opposizioni in maniera “disordinata” tentano strade per trovare nuove maggioranze prima delle Elezioni eventualmente da fissare già l’anno prossimo: ma è il Recovery Plan il fulcro ora chiave per capire se questa maggioranza rimarrà tale o se avvertano stravolgimenti già a partire dai primi mesi del 2021. Sui punti nodali, il M5s appoggia la cabina di regia di Conte ma vuole “parlamentarizzare” la struttura di azione; Pd con LeY non pongono ultimatum a Conte sulla governance ma concordano sul dover alzare i 9 miliardi “ipotizzati” da Palazzo Chigi sulla Sanità.
Da ultimo Renzi che già nella prima verifica di Governo al Premier aveva ribadito «Non si organizzano task force cui dare poteri sostitutivi rispetto al governo». Secondo Repubblica, inoltre, sul tavolo della nuova riunione di Governo vi saranno anche i temi scottanti di Mes, Fisco, Riforme istituzionali, riconversione Green: infine Renzi in un breve video sui social stamane torna ad attaccare l’esecutivo di cui fa parte «non si può continuare a dire “andrà tutto bene” e poi colpevolizzare i cittadini: servono più soldi per la sanità, si chiama Mes con 36 miliardi da prendere subito mentre i 9 miliardi del Pnrr originari per la sanità li mettiamo subito su cultura e turismo». Il leader di Italia Viva lancia l’ultimo appello, «non stiamo discutendo di piccole polemiche di parte ma di come gestire il futuro del Paese».
In #60secondi dico perché sul Covid non possiamo continuare a dare la colpa ai cittadini. Servono più risorse sulla sanità. Il futuro del Paese si gioca adesso pic.twitter.com/ZJTV9n90C5
— Matteo Renzi (@matteorenzi) December 21, 2020
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