LE PAROLE DI CAPUANO A “DOMANI”: “MI MASSACRANO PER…”
Nei giorni caldissimi della “prima” ondata di vicenda Lega-Russiagate – sollevata dal “Domani” sulle presunte tentativi di trattativa tra Italia e Russia sulla guerra in Ucraina fatte dal consulente diplomatico di Matteo Salvini, Antonio Capuano – il quotidiano diretto da Stefano Feltri realizzò una intervista in più parti proprio con il “super consulente” tornato ora nuovamente protagonista dopo gli ultimi attacchi de “La Stampa” contro il Carroccio (sulle presunte pressioni del Cremlino per far dimettere i ministri della Lega, ipotesi già smentita però dai Servizi italiani). «Mi massacrano per screditarlo», avrebbe detto Capuano a Tizian e Trocchia per il “Domani” riferendosi al leader leghista Matteo Salvini. Nell’intervista a fine maggio all’ex deputato di Forza Italia, Capuano sottolineò di essere «tra i primi contribuenti italiani, io pago tasse e sono tra il 4 per cento che paga di più. Seguo da consulente legale diversi connazionali impegnati in investimenti all’estero e lavoro con diverse ambasciate».
Parlando delle accuse mosse negli scorsi mesi di essere al soldo del Cremlino nel tentare di organizzare il viaggio di Salvini a Mosca, Capuano si difese così con il “Domani”: «Hanno detto che ero nell’elenco dei consulenti dell’ambasciata russa. Uno schifo, uno schifo. Una roba che ha detto anche un segretario di un partito, Letta (segretario del Pd, ndr), che ha detto che io sono consulente dell’ambasciata russa. Assurdo«. Qui ribadisce di essere massacrato per l’unico motivo di «screditare Matteo Salvini. […] Conosco l’ambasciatore Razov? Non conosco nessuno». In questi ultimi giorni dopo le presunte rivelazioni de “La Stampa” Antonio Capuano viene nuovamente ricontattato dal “Domani” ma ribadisce silenzio in merito al suo eventuale ruolo nel Carroccio così come sulla vicenda già smentita dai Servizi.
LEGA, RUSSIA, CONSULENZE: COSA HA DETTO ANTONIO CAPUANO
Secondo “Domani” le risposte di Capuano sono tutte prive di una certezza granitica in quanto «ogni risposta prevede una rettifica, un passo indietro e una smentita. Capuano è così, prima esplicita poi ritratta». Al netto di ciò, il forte attacco mediatico e giornalistico in questi giorni contro la sua figura e quella del leader leghista è quantomeno innegabile: tanto che Capuano rivede un passato non troppo lontano, «Sono stato deputato dal 2001 al 2006. Io ho pagato un prezzo notevole, ero contro il sistema politico di Cosentino (l’ex sottosegretario all’economia e coordinatore campano di Forza Italia, ndr) e così non sono stato ricandidato».
Capuano ha racontato di avere diversi impegni e legami con le ambasciate in Oriente, «Ma ve le devo dire tutte? Bahrain, Afghanistan, Kuwait» spiega omettendo la risposta sulla Russia preferendo un “no comment” alle insistenti domande dei giornalisti del “Domani”. Dice di essere un consulente ma rifiuta nettamente una etichetta sul suo presunto ruolo politico: «No, no per favore. Poi devo andare in tribunale a difendermi, non voglio. Faccio l’avvocato, punto».
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