Dalla 3SUN Gigafactory e l’Innovation Hub&Lab di Enel a Catania parte la campagna congressuale dell’associazione sui cantieri della transizione ecologica, che da maggio a novembre attraverserà le regioni italiane
La più grande fabbrica europea di pannelli fotovoltaici di ultima generazione sarà nel nostro Paese, in Sicilia. A Catania, sono in corso i lavori per l’ampliamento della 3SUN Gigafactory di Enel Green Power, già soprannominata “la Fabbrica del sole”. Quando l’impianto raggiungerà la piena capacità operativa, prevista durante il 2024, aumenterà la sua capacità di produzione di 15 volte. Grazie a cinque nuove linee produttive lo stabilimento assemblerà moduli fotovoltaici sia per i grandi campi di produzione fotovoltaica, sia per l’installazione sugli edifici. La tecnologia usata è quella dei pannelli bifacciali a “eterogiunzione” di silicio, che permette di realizzare moduli che producono energia fino al 20% in più rispetto a quelli tradizionali, e che hanno un ciclo di vita superiore a 30 anni. A partire dal 2025, inoltre, è prevista la realizzazione in serie di pannelli fotovoltaici con una tecnologia innovativa denominata “tandem”, che permette di raggiungere efficienze superiori al 30%.
Non solo l’innovazione, ma anche la sostenibilità ambientale e la circolarità sono i punti di forza della 3SUN, che punta a produrre moduli che a fine vita possano essere riciclati nel ciclo produttivo della fabbrica stessa. In particolare, si sta lavorando alla sostituzione dell’argento con il rame, all’uso della plastica al posto del vetro, per poter usare il più possibile materiali riciclati e riciclabili e supportare così l’economia circolare. In più, 3SUN sta coinvolgendo i fornitori per garantire la trasparenza della supply chain e, per alcuni materiali, la loro tracciabilità, in modo da ridurre gli impatti ambientali e sociali dei prodotti acquistati e operare con approccio ecosistemico, collaborando con i fornitori in un percorso comune verso la sostenibilità del pannello. La sfida, poi, sarà anche quella di contribuire a rafforzare la filiera europea del fotovoltaico, cercando di costruire una supply chain con materiali che arrivino dall’Europa.
Anche il processo di ampliamento della Gigafactory è stato impostato sui principi della sostenibilità, applicando il modello di cantiere sostenibile. Ad esempio, sono state implementate le misure per la riduzione del consumo d’acqua, sono stati applicati criteri di risparmio energetico, e utilizzati materiali riciclati (come ferro, cemento e plastica), mentre altri sono stati scelti proprio per avere un ridotto impatto ambientale.
Per tutti questi motivi, la 3SUN rappresenta per Legambiente uno dei cantieri per eccellenza della rivoluzione energetica. Ed è proprio da Catania che prende il via la nuova campagna “I cantieri della transizione ecologica. Verso il XII congresso nazionale”, presentata in conferenza stampa presso l’Innovation Hub&Lab di Enel. Un viaggio itinerante che attraverserà l’Italia per raccontare i cantieri, i progetti e le esperienze che vanno nella giusta direzione della transizione ecologica ed energetica e che potranno portare importanti benefici in termini ambientali, occupazionali ed economici. Progetti che saranno raccontati anche sul sito cantieridellatransizione.legambiente.it con approfondimenti, foto e video.
Alla conferenza stampa, moderata da Francesco Loiacono, direttore de La Nuova Ecologia, hanno partecipato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, Nicola Rossi, responsabile innovazione di Enel Green Power, Eliano Russo, ceo 3SUN Gigafactory, Anita Astuto, responsabile energia e clima Legambiente Sicilia, e Giuseppe Alfieri, presidente Legambiente Sicilia.
“L’Italia da qui ai prossimi anni – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – dovrà aprire e chiudere i cantieri del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, spendendo al meglio le risorse europee e nazionali entro la metà del 2026 e garantendo quella transizione ecologica in grado di promuovere l’innovazione, ridurre divari e disuguaglianze, contrastare la crisi climatica e tenere a debita distanza corrotti, inquinatori ed ecomafiosi. Saranno anni cruciali dove sarà fondamentale mettere in campo ambiziose politiche e interventi di decarbonizzazione, dare concretezza a quei cantieri che stanno portando avanti la transizione investendo su innovazione, sostenibilità ambientale, economia circolare come sta avvenendo ad esempio a Catania con la Fabbrica del sole. La Sicilia può diventare una pedina centrale dell’hub energetico delle rinnovabili di cui il Paese ha bisogno, ma per farlo bisogna dire basta a ritardi, ostracismi territoriali basati sulle sindromi Nimby e Nimto”.