Cdm oggi su Dpcm e Decreto stato d’emergenza/ Ultimo atto Governo prima della crisi?

Nel pieno della crisi di Governo, il Governo si appresta a due nuovi Cdm nelle prossime 48 ore: si parte stasera alle ore 20.30 con la convocazione del nuovo Consiglio dei Ministri (il numero 90) con sul tavolo il nuovo Dpcm 16 gennaio e il Decreto legge che proroghi lo stato d’emergenza fino al prossimo 30 aprile. Nella giornata invece di domani, dovrebbe tornare a riunirsi per la terza volta in 3 giorni la pattuglia dei Ministri per approvare lo scostamento di bilancio da portare poi in Aula il prossimo 20 gennaio per finanziare il Decreto Ristori 5.

Italia Viva nel pomeriggio dovrebbe annunciare l’uscita dalla maggioranza il che inevitabilmente potrebbe portare modifiche all’assetto già piuttosto complicato della gestione sull’emergenza Covid-19: Renzi ha già ribadito che tanto sulle misure anti-Covid quanto sullo scostamento di bilancio, i voti di Italia Viva rimarranno col Governo ma per il resto si profila la fine inevitabile del Conte-2 in attesa di capire quale soluzione verrà presa dal Quirinale nelle convulse prossime 72 ore. Nella notte tra martedì e mercoledì si è consumata l’ultima battaglia in Cdm sul Recovery Plan: risultato, PNRR approvato ma con astensione delle Ministre renziane Bellanova e Bonetti e conclamata crisi di Governo ormai aperta.

NUOVO DPCM E DECRETO: COSA ARRIVA STASERA NEL CDM

Decisamente meno convulsa dovrebbe invece essere la riunione di questa sera convocata poco dopo la fine della conferenza stampa di Matteo Renzi (ore 17.30) che dovrebbe sancire la crisi dell’esecutivo: il nuovo Dpcm assieme al Decreto che proroga lo stato d’emergenza sono già stati convivisi dalla maggioranza e pure dalle Regioni (che tornano a riunirsi domani mattina con Boccia e Speranza per limare gli ultimi dettagli su ristori, sci e criteri Rt), presentati poi in Parlamento oggi dal Ministro della Salute.

Divieto di spostamenti anche in zona gialla tra Regioni; indicazione di poter ricevere a casa massimo due persone; nuova zona bianca che si aggiunge al confermato sistema di fasce a colori; divieto di asporto da bar e ristoranti sempre dopo le 18; riapertura musei in zona gialla; coprifuoco tra 22 e 5: queste le misure contenute nel nuovo Dpcm che dovrebbe entrare in vigore dal prossimo 16 gennaio con validità per almeno 30-45 giorni. Venerdì la cabina di regia tornerà a riunirsi per valutare le nuove ordinanze (poi con valore da lunedì 18 gennaio, ndr) sulle Regioni a partire dai nuovi criteri fissati dal Dpcm: 10 Regioni al momento sarebbero a rischio zona arancione, nessuna in zona bianca e la Lombardia che rischia addirittura la zona rossa.

CRISI DI GOVERNO E CDM: COSA SUCCEDE NELLE PROSSIME 48 ORE

Inevitabilmente la crisi di Governo potrebbe sconvolgere in parte il “timing” delle nuove misure in arrivo dal 16 gennaio, anche se l’impianto del Decreto del Presidente Conte – assieme al Decreto che fissa lo stato d’emergenza fino al prossimo 30 aprile – dovrebbe essere confermato stasera in Consiglio dei Ministri per poi vedere la firma dei provvedimenti domani in Gazzetta Ufficiale. L’incognita maggiore è riservata alla presenza o meno in Cdm stasera delle Ministre renziane: se come pare in conferenza stampa oggi dalla Camera il gruppo dirigente di Italia Viva si staccherà dal Governo Conte-2, potrebbero emergere due diverse ipotesi.

In primis, Bellanova e Bonetti formalmente presenziano al Consiglio dei Ministri di oggi e domani come ultimi atti del Governo Conte-2 prima delle dimissioni formali; in secondo luogo, dimissioni immediate oggi pomeriggio, con il Premier Conte che sale al Quirinale per valutare assieme a Mattarella il da farsi nei prossimi giorni. A quel punto però rimarrebbe sospeso il Cdm e con esso le misure che vanno assolutamente approvate prima del 15 gennaio vista la scadenza dell’ultimo Dpcm e del Decreto “ponte” del 5 gennaio scorso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA