Quattro attivisti si sono calati dal Ponte delle Valli in zona Monte Sacro mandando in tilt il traffico locale e in direzione centro città
Nuovo blitz degli attivisti di Ultima Generazione a Roma, la mattina del 17 maggio intorno alle ore 9.00, con lo slogan #Nonpaghiamoilfossile. In quattro si sono calati dal Ponte delle Valli che si affaccia sulla Tangenziale Est, tra viale Libia e viale Somalia, nel quartiere Monte Sacro, con funi da arrampicata. Altri dieci hanno bloccato la strada. Traffico in tilt verso il centro città, riaperto poi dalla Polizia locale. Sul posto anche i Vigili del Fuoco.
La campagna Non paghiamo il fossile, nel segno della disobbedienza civile non violenta, vuole portare l’attenzione sulle catastrofi climatiche in Italia, 310 nel 2022, e sull’elevata percentuale della finanza pubblica investita in combustibili fossili (l’89,9%)
L’azione di oggi è dedicata alle vittime e agli sfollati del nubifragio in Emilia Romagna, come si legge sulle storie del profilo Instagram del movimento.
Riguardo alla campagna Non paghiamo il fossile, Ultima Generazione scrive: “L’Italia è distrutta dalla crisi climatica ed ecologica. Siamo tra i Paesi più colpiti in Europa e i prossimi anni saranno sempre peggio. Se non cambiamo rotta subito, presto non ci saranno più né cibo né lavoro, rischieremo di perdere le nostre case e sarà la gente comune a pagarne le conseguenze. L’organizzazione sociale come la conosciamo ora rischia di essere spazzata via; scuole, ospedali, e tutte le infrastrutture collasseranno se non invertiamo subito la rotta. La causa di questo collasso ecoclimatico è chiara. Nonostante questo, il Governo italiano investe in energia fossile molto di più rispetto a quanto faccia con energie rinnovabili”.