ELEZIONI COMUNALI 2021: DOVE SI VOTA IL 10-11 OTTOBRE
In Italia, letteralmente, le Elezioni non finiscono mai: archiviato il primo turno delle Amministrative in 1192 Comuni, ecco scattare le Elezioni Comunali 2021 per tre Regioni a statuto speciale. Si vota in 148 Comuni totali, distribuiti così: 98 in Sardegna (34 con una sola lista presentata), 42 in Sicilia, 8 in Trentino Alto Adige: per i Comuni al voto sardi e siciliani si vota in due giorni – domenica 10 e lunedì 11 ottobre, ballottaggio eventuale il 24-25 ottobre – con modalità simili alle Elezioni dello scorso weekend.
Per il Trentino invece, il voto sarà solo nella giornata di domenica (ballottaggio eventuale domenica 24 ottobre): completando la lista dei prossimi appuntamenti elettorali, il 17-18 ottobre atteso il ballottaggio nei Comuni tra cui Roma, Torino e Trieste, il 19-20 le Amministrative della Valle d’Aosta (1 solo Comune al voto, Ayas), 7 novembre Comunali straordinarie per i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose.
Le urne saranno aperte con le modalità simili a quelle viste nelle Comunali dello scorso weekend: si vota domenica 10 ottobre dalle ore 7 alle 22 e lunedì 11 ottobre dalle 7 alle 14, eventuale ballottaggio domenica 24 e lunedì 25 ottobre, mentre in Trentino si vota la sola giornata di domenica 10 ottobre. Le operazioni di scrutinio inizieranno lunedì appena ultimate le operazioni di voto e dopo il riscontro dei dati, con i primi risultati in diretta che potranno arrivare già nella prima serata di lunedì 11 ottobre.
RISULTATI ELEZIONI SICILIA, SARDEGNA, TRENTINO: LE SFIDE CLOU
Rispetto alla prima tornata di Amministrative, le Elezioni Comunali del 10-11 novembre nelle tre Regioni a statuto autonomo non vi sono grandi città al voto: un solo capoluogo di provincia – Carbonia, in Sardegna – mentre i Comuni sopra i 15mila abitanti sono solo 18 (13 in Sicilia, 3 in Sardegna, 1 in Trentino). Le sfide più interessanti per l’appunto a Carbonia – sfida a tre tra Garau (Lega-Centrodestra), Pizzuto (M5s e Sinistra) e Morittu (Pd-Centosinistra) – ma anche a Olbia (sfida a due tra Centrosinistra con Navone e Centrodestra con Nizzi) e Capoterra, gli altri tre Comuni “superiori” in Sardegna.
Popolosi i Comuni al voto nei 13 centri “superiori” siciliani: Vittoria (Ragusa) o Alcamo (Trapani) e Caltagirone (Catania). Si segnalano poi le Elezioni Comunali in centri popolosi come Adrano e Giarre (sempre nel catanese), Canicattì, Favara e Porto Empedocle (Agrigento), Lentini, Noto, Pachino e Rosolini (Siracusa) e San Cataldo nel Nisseno. Infine, l’unico Comune sopra i 15mila in Trentino vede le Amministrative a Merano: la sfida diretta sarà tra 8 candidati sindaco dopo un ultimo anno tribolato per il centro in provincia di Bolzano. Nel 2020 Rösch (oggi appoggiato da Pd e M5s) si ricandidò aggregando diverse liste civiche: vinse il ballottaggio per soli 37 voti ma non riuscì a formare una maggioranza di governo. Per quel motivo, da oltre un anno Merano è guidato da un commissario prefettizio, Anna Bruzzese. Centrodestra qui si presenta in tre tronconi, non avendo trovato la quadra fra Dal Medico (FI), Maestri (Lega) e Urzì (FdI).
COME SI VOTA ALLE ELEZIONI COMUNALI IN SICILIA, SARDEGNA E TRENTINO
In attesa dei dati su affluenza e primi risultati, ecco le info principali per capire come si vota alle Elezioni Comunali in Sardegna, Sicilia e Trentino Alto Adige: se per le prime due Regioni a statuto speciale, valgono le medesime regole sulle operazioni di voto, la questione cambia leggermente in Trentino Alto Adige, in particolar modo per la provincia di Trento. Le regole che infatti valgono sulla suddivisione tra Comuni “superiori” e “inferiori” non è tarata sui 15mila abitanti come in tutte le altre zone d’Italia nelle Comunali, bensì il dato scende a 3mila abitanti: sopra i 3mila il sistema elettorale è proporzionale (come nei Comuni sopra i 15mila), viceversa sotto i 3mila un semplice sistema maggioritario senza voto disgiunto. Ecco di seguito le info generali per tutti i Comuni al voto in questa tornata di Amministrative 2021:
– Città < 15mila ab.: non c’è ballottaggio, vince il candidato che ha maggioranza relativa dei voti. A ogni candidato sindaco corrisponde un’unica lista con un numero di candidati al Consiglio comunale che non supera il numero dei seggi: i cittadini che votano per un sindaco esprimono una preferenza anche per la sua lista. Non è permesso il voto disgiunto
– Città > 15mila ab.: sistema maggioritario con soglia di sbarramento al 3% e doppio turno (possibilità quindi di andare al ballottaggio se nessuno dei candidati raggiunge il quorum). Si vota con una croce sul candidato sindaco, sul simbolo di una lista (e il voto va al candidato collegato), oppure facendo due simboli su un candidato sindaco e su una lista. Concesso il voto disgiunto (voto al candidato e ad una lista non collegata): la scheda elettorale per l’elezione diretta del sindaco e del Consiglio Comunale sarà di colore azzurro, con possibilità di esprimere fino a 2 preferenze (ma di genere opposto). Assieme al voto disgiunto, vige la regola della doppia preferenza purché di generi diversi, pena l’annullamento della seconda preferenza. Qui i focus sulle regole anti-Covid da osservare nei seggi, norme sul Green Pass e cosa succede in caso di errore.
LIVE Elezioni comunali 2021 (primo turno 3-4 ottobre): risultati di tutti i Comuni. Dati: Roma – Milano – Napoli – Torino – Bologna
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