Gianluca Vacchi: “Per mia figlia sto costruendo una casa da 1.200 metri quadri in Sardegna”

“Vorrei che da grande mia figlia Blu Jerusalema dicesse ‘mio padre è stato un grande uomo. E, soprattutto, è stato un grande padre’”.

Intervistato dal Corriere della Sera, Gianluca Vacchi, imprenditore, dj e influencer da 50 milioni di follower ha parlato della sua vita e del suo docufilm Mucho Más, in onda su Prime Video:

“Anche se non m’importa delle critiche, era ora di chiarire i misunderstanding: che sono nato ricchissimo; che spendo i soldi di mio padre… Volevo una testimonianza da lasciare a mia figlia”. Una figlia, nata 19 mesi fa, che per Vacchi “ha dato un senso a tutto”.

Le ville per la figlia

L’imprenditore e influencer dice che, pensando alla piccola Blu Jerusalema, ha investito in un paio di lussuose e grandissime abitazioni. “In Sardegna ne sto costruendo una straordinaria, si chiamerà Blu Jerusalema, come mia figlia: voglio sia un covo di serenità. Saranno 1.200 metri quadrati più mille di terrazze, con un campo da padel, discoteca, due lodge con suite, 15 camere. Faccio lavori per quasi 15 milioni di euro. Spero di vivere abbastanza per vedere mia figlia capire i privilegi che ha […]

Un’altra a Miami, dove vivo metà anno, l’ho battezzata Villa BJV, Blu Jerusalema Vacchi.. Sono 1.200 metri anche lì”.

I social

Vacchi, dicevamo, è seguitissimo sui social network. A chi gli domanda se il fenomeno sia nato a tavolino o per caso, dice di “fare tutto da solo: se no finirebbero divertimento e genuinità” e racconta: “In principio vietavo il telefono agli amici a cena […] Credevo di non essere portato per queste cose, ma non bisogna mai dire ‘mi conosco, non fa per me’. Mi è successo anche con TikTok […] Sharon (la sua compagna, ndr) mi diceva: devi andarci, ci vanno tutti. E io: no, è per teenagers. All’ennesima sollecitazione, tirai il telefono contro un candelabro, che esplose. Chiesi scusa, aprii TikTok e, in quasi due anni, ho 21 milioni e mezzo di follower”.

I soldi

“Lei è nato ricco e non fa altro che spendere soldi di famiglia, questo le scrivono i detrattori”, gli dice Candida Morvillo. Vacchi replica:

“Il mio patrimonio è cento volte quello che mi ha lasciato mio padre. L’azienda di famiglia, la Ima, è diventata grande con la mia generazione, sotto la gestione di mio cugino. Un’altra barzelletta è che la famiglia mi ha allontanato dalla gestione: mi sono allontanato io perché non saprei fare il manager […] ho preso solo i dividendi in quanto azionista, qualità che mi sono procurato comprando azioni da parenti con soldi miei, indebitandomi, a 24 anni. Poi ho creato altre aziende, ma sempre impostando il lavoro sulla delega: per me è importante avere tempo per vivere come voglio io […] Il debito di 200 mila euro e la denuncia di mio fratello per un affare di cyclette a infrarossi? Preferisco non parlare di piccolezze”.