Il nuovo Dpcm sulle regole di “Natale” dovremmo imparare a chiamarlo anche “Capodanno” ed “Epifania” visto che nell’intento del Governo c’è l’estensione della validità del decreto dal 4 dicembre fino al prossimo 10 gennaio: questo è emerso, secondo fonti dell’Ansa, dalla riunione tra esecutivo e Regioni in programma stamattina in videocollegamento. Dopo le tante anticipazioni degli scorsi giorni, la linea del Governo sembra più orientata all’ala “rigorista” dei Ministri Boccia, Speranza e Franceschini: per cui su scuola, cenoni, spostamenti, vacanze in montagna, shopping e locali la linea dovrebbe esser quella di «non concedere allentamenti nel periodo delle festività». Nella “bussola” pubblicata stamane dal Corriere della Sera – a firma consueta Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini – viene mostrato in tre colori (verde, giallo e rosso) la divisione dei punti “nodali” del prossimo Dpcm: verranno consentiti lo shopping fino alle 21 nei negozi normali, aperti i centri commerciali anche durante il weekend. Le Messe di Natale saranno celebrate non a Mezzanotte ma in tutte le restanti fasce orarie fino alle 22 (con il benestare della Cei dato oggi, ndr), dato che il coprifuoco rimarrà intatto anche lungo tutte le festività natalizie; bar e ristoranti rimarranno aperti a pranzo e fino alle 18, ma verranno chiusi i giorni di Natale, Capodanno ed Epifania.
NUOVO DPCM: TUTTI I DIVIETI
In attesa del nuovo vertice di maggioranza in programma oggi pomeriggio alle 15 (domani invece la presentazione del Dpcm in Parlamento da parte del Ministro della Salute Roberto Speranza), dovrebbe essere rispettata la mappa delle prossime scadenze con il 2-3 dicembre che vedrà la conferenza stampa del Premier Conte alla nazione per presentare il nuovo Dpcm, con regole in vigore dal 4/12 fino al 10 gennaio 2021. Detti i punti permessi, sono invece diversi i divieti e le restrizioni che il Governo punta a confermare in questo nuovo decreto “Natale”: gli spostamenti saranno permessi, solo tra zone gialle, fino al 20 dicembre, in seguito invece rimarrà il divieto di circolare tra le Regioni. Per chi va all’estero dopo il 20 dicembre, al ritorno dovrà stare in quarantena per almeno 10 giorni: questo per provare a imporre un “deterrente” ai cittadini che potrebbero recarsi nei luoghi di villeggiatura di montagna in Svizzera e Austria e altre aree del’Europa laddove sarà difficile vengano imposte misure di chiusura come quelle adottate in Italia. Capitolo impianti da sci e hotel di montagna, le Regioni sembrano aver “perso” la battaglia dato che il Governo si appresta a tenere tutto chiuso fino al prossimo 10 gennaio per effetto del nuovo Dpcm. La scuola vedrà il ricorso alla Dad fino almeno al 7 gennaio prossimo, mentre restano vietati ancora cinema, teatri e feste pubbliche o private. Per quanto riguarda i cenoni, sarà implementato nel Dpcm una raccomandazione generale a trascorrere le cene e i pranzi delle festività «solo tra conviventi», ma senza poter vietare alcunché dato che la Costituzione impedisce l’intervento nella sfera privata. Da quanto emerge ancora dalla riunione con le Regioni, il Governo avrebbe ribadito tutte queste misure impedendo allentamenti almeno fino al 15 gennaio.
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