Ucraina, 120 milioni di tonnellate di CO2 emesse in 12 mesi di conflitti

Operazioni militari in Ucraina

Più di 14 provengono dal carburante utilizzato dai mezzi russi. La guerra sta rendendo più difficile il contrasto ai cambiamenti climatici. I dati del report dell’Initiative on GHG accounting of war presentati al vertice sul clima dell’Onu a Bonn

L’aggressione russa all’Ucraina non ha impatti solo sui cittadini e sull’ambiente ucraino, ma sta avendo ripercussioni sul resto del mondo, aumentando le emissioni e rendendo più difficili gli sforzi per arrestare il riscaldamento globale. Nei primi 12 mesi di conflitti, sarebbero 120 milioni le tonnellate di gas serra emesse, pari alla produzione annuale di un Paese come il Belgio. A renderlo noto è il rapporto “Climate damage caused by Russia’s war in Ukraine”, finanziato dalla Fondazione europea per il clima e dalla Environmental Policy and Advocacy Initiative in Ucraina e presentato al vertice delle Nazioni Unite sul clima a Bonn. Un gruppo di ricercatori guidati dall’esperto olandese Lennard de Klerk ha esaminato una serie di fattori che contribuiscono alle emissioni, dal carburante utilizzato dai veicoli agli incendi boschivi, ai cambiamenti nell’uso dell’energia in Europa e alla futura ricostruzione di edifici e infrastrutture.

La contabilizzazione delle emissioni di carbonio sarà al centro del vertice sul clima COP28 che si terrà a Dubai quest’anno, dove i Paesi valuteranno i progressi compiuti rispetto agli obiettivi climatici concordati a Parigi nel 2015, e de Klerk ha affermato che è fondamentale che le emissioni militari siano incluse. “Le emissioni dei conflitti e le emissioni militari sono spesso trascurate”, ha detto a Reuters.

Quasi la metà dell’aumento netto delle emissioni dall’inizio della guerra in Ucraina, nel febbraio dello scorso anno, è legato alla ricostruzione anticipata di edifici, strade e fabbriche danneggiate dai combattimenti. Circa il 19% delle emissioni, invece, deriva da attività militari come la combustione di carburante nei veicoli, la produzione e lo sparo di munizioni e la costruzione di fortificazioni in cemento.  Il conteggio complessivo include le emissioni di gas serra provenienti dall’esterno dell’Ucraina e legate al conflitto, come le fughe di gas dal gasdotto Nord Stream sabotato, il dirottamento dei voli internazionali e il movimento dei rifugiati.

Leggi il nostro speciale La guerra è tossica