Gli astronauti Wilmore e Williams sono rientrati sulla Terra, finita l’avventura di 9 mesi sull’Iss

Roma, 18 marzo 2025 – Sono rientrati sulla Terra gli astronauti Butch Wilmore e Suni Williams. Dopo aver trascorso più di nove mesi bloccati sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) i due veterani dello spazio sono finalmente tornati a casa: la navetta Crew Dragon Freedom ha fatto ammaraggio alle 17:57 (le 22.57 in Italia) al largo delle coste della Florida dopo 17 ore di viaggio. A bordo c’erano anche il comandante Nick Hague della Nasa e Aleksandr Gorbunov dell’agenzia spaziale russa Roscosmos.

Williams e Wilmore erano arrivati sulla Iss il 6 giugno 2024 e avrebbero dovuto restarvi una settimana, ma Starliner, la navetta della Boeing con la quale erano arrivati, ha avuto problemi tecnici che non avrebbero consentito un rientro in sicurezza. Così i due astronauti si sono visti costretti a prolungare la loro permaneneza nella spazio per ben 286 giorni. In questo periodo sono stati al centro di polemiche e sospetti sulle loro condizioni di salute, hanno collaborato agli esperimenti e alle attività scientifiche e partecipato a molti collegamenti e conferenze, soprattutto per le scuole. Suni Williams è stata anche al comando della Iss. Il suo collega ha invece voluto stemperare le polemiche politiche nate intorno alla loro lunga permanenza. “La politica non c’entra nulla – aveva detto Wilmore all’inizio di marzo –. Siamo venuti qui preparati a rimanere a lungo, anche se avevamo programmato di restarci poco. Questo è ciò che facciamo nei voli spaziali umani: pianificare per affrontare l’ignoto e gli imprevisti, e lo abbiamo fatto”.

Il recupero della Crew Dragon Freedom dopo l'ammaraggio (Video Nasa)

In effetti gli astronauti sanno che l’avvicendamento dei voli diretti alla Stazione Spaziale segue un calendario molto rigido e ciascun equipaggio deve tornare a Terra con la navetta con cui arriva. Per consentire il rientro dei due della Starliner la Nasa ha allora dovuto rivedere i programmi e ha deciso di lanciare la missione Crew 10 con un equipaggio di due astronauti anziché quattro, in modo da lasciare due posti liberi per il viaggio di rientro di Williams e Wilmore.