La moviola dell’ultima giornata di Serie A, gli episodi: dal rigore tolto al Napoli a quello dato alla Lazio contro l’Inter

Nell’ultima giornata di Serie A, la 37ma, risalto alla lotta scudetto, alla lotta per la Champions e per la retrocessione. Contrasti al limite, rigori assegnati o negati, falli non fischiati e cartellini meritati o meno. Ecco tutto ciò che di rilevante è andato in scena nelle partite dell’ultimo turno del campionato.

La moviola di Inter-Lazio

La sfida è stata punteggiata da diversi episodi arbitrali che hanno acceso gli animi. Tutto inizia sull’azione che porta al 2-1 di Dumfries: la Lazio si lamenta per il contrasto su Guendouzi da cui scaturisce la punizione di Çalhanoğlu e, subito dopo, protesta ancora per il presunto blocco in area di Thuram, che allarga le braccia e fa cadere Marusic un attimo prima della deviazione vincente dell’olandese. Chiffi, dopo un rapido check con il VAR, convalida la rete ritenendo i contatti reciproci. All’86’ nasce un nuovo caso: sul tentativo di pallonetto di Castellanos, Bisseck intercetta col braccio leggermente staccato dal corpo. L’arbitro inizialmente lascia correre, ma viene richiamato all’on-field review: rivista l’azione, assegna il rigore che Pedro trasforma per il 2-2. Nel recupero, al 98’, Arnautovic segna il possibile 3-2, ma l’assistente alza la bandierina per offside; il check tecnologico conferma la posizione irregolare e la rete viene annullata. A fine gara Luca Marelli, moviolista di DAZN, chiarisce: il tocco di mano di Bisseck era punibile perché il braccio non era aderente e c’è stato un movimento istintivo verso il pallone; sul gol di Pedro Bastoni teneva in gioco tutti, mentre Dia, potenzialmente oltre, non partecipa all’azione; il contatto Thuram-Marusic resta valutazione di campo, essendo spinte reciproche, motivo per cui il VAR ha correttamente evitato di intervenire.

La moviola di Parma-Napoli

Il match ha vissuto due momenti chiave che hanno fatto discutere. Al 17′, Zambo Anguissa pesca in area Politano con un filtrante preciso: l’esterno azzurro invece di concludere cerca il cross e la sfera impatta sul braccio sinistro di Balogh. Il direttore di gara attende il responso del VAR, ma dopo un rapido controllo decide che l’azione può proseguire, ritenendo l’appoggio dell’ungherese naturale e quindi non punibile. A chiarire la dinamica interviene Luca Marelli su DAZN: “Il braccio è dietro la linea del corpo, funge da sostegno per non cadere: da regolamento non è punibile”.

L’altro caso scoppia in pieno recupero, al 96′. Lovrić stende Neres in area e l’arbitro indica immediatamente il dischetto, suscitando l’esultanza dei partenopei. Ma dall’on-field review arriva il dietrofront: l’arbitro viene richiamato al monitor, osserva l’azione e annulla il penalty, ravvisando un precedente intervento falloso di Simeone che, nel tentativo di riconquistare il pallone, aveva colpito la gamba di Circati. Anche qui Marelli fa luce: “Il VAR ha prima valutato il contatto tra Lovrić e Neres, poi è tornato indietro all’origine dell’azione, individuando l’irregolarità di Simeone. Giusto revocare il rigore”. In entrambe le circostanze, dunque, la tecnologia ha confermato la corretta applicazione del regolamento, seppur dopo lunghi e controversi controlli.

La moviola di Roma-Milan

Dopo venti minuti l’episodio che cambia il match. Dopo un calcio d’angolo dei rossoneri restano a terra Gimenez e Mancini. L’arbitro dopo qualche istante viene chiamato dal VAR che, dopo aver visto le immagini, espelle l’ex attaccante del Feyenoord per una gomitata al petto del difensore romanista.

La moviola di Juventus-Udinese

La sfida si è accesa al 65′, quando Nico González ha firmato il vantaggio suscitando le immediate – e veementi – proteste dei giocatori dell’Udinese. Secondo i friulani, l’azione era viziata da un contatto sospetto tra lo stesso González e Solet: il difensore bianconero finisce a terra nell’area piccola, ma l’arbitro Ayroldi lascia proseguire giudicando regolare il recupero palla del portoghese. L’episodio viene rapidamente rivisto al VAR, che conferma la decisione di campo. Al 77′ si registra un altro momento delicato: Kristensen interviene in netto ritardo su McKennie e rimedia il cartellino giallo, placando le tensioni in mezzo al campo. Nei minuti seguenti la Juventus mantiene il controllo e, dopo il recupero, chiude la partita sul 2-0.

A fare chiarezza sugli episodi interviene Graziano Cesari durante “Pressing” su Canale 5. L’ex arbitro promuove la direzione di Ayroldi, definendola “convincente” e soffermandosi soprattutto sul gol contestato di Nico González: “Si vede un normale contrasto, con Conceição rapido a girarsi e a mantenere il possesso; il giocatore dell’Udinese si rialza subito, segno che ha percepito l’impatto come fortuito. La disponibilità del pallone non era mai realmente del difensore, dunque per me non c’è fallo”.

 

 

 

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