Clizia Incorvaia e le foto alla Scala dei Turchi, il sindaco la attacca: “Nessuna autorizzazione”

Clizia Incorvaia, influencer e moglie di Paolo Ciavarro, è finita al centro di una bufera mediatica dopo aver condiviso foto e video che la ritraevano completamente sola sulla suggestiva Scala dei Turchi, celebre scogliera bianca situata a Realmonte, in provincia di Agrigento. Le immagini, pubblicate sui suoi profili social, hanno subito scatenato l’indignazione di numerosi utenti, convinti che la scogliera fosse stata chiusa al pubblico in via esclusiva per lei.

Travolta dalle critiche, Clizia ha provato a difendersi: “Sono cresciuta qui e conosco angoli nascosti che altri non conoscono. Non hanno chiuso la Scala per me, c’erano altre persone che non abbiamo inquadrato. Erano le 8:40 del mattino, l’orario migliore per ammirare questa meraviglia”. Tuttavia, la polemica non si è placata, e la vicenda è arrivata fino al Comune di Realmonte.

L’intervento del Comune e le irregolarità emerse

A fronte delle numerose segnalazioni, il sindaco di Realmonte, Alessandro Mallia, è intervenuto per fare chiarezza. Il Comune ha confermato che, nel giorno in cui Clizia ha effettuato lo shooting, l’area era stata effettivamente concessa per un servizio fotografico, ma solo ed esclusivamente all’associazione Light Blue Festival, che aveva ottenuto un’autorizzazione ufficiale tra le 8:00 e le 14:00, versando la somma richiesta tramite bonifico.

L’ingresso di Clizia Incorvaia non era previsto né registrato tra le autorizzazioni rilasciate. Per garantire lo svolgimento in sicurezza dello shooting autorizzato, il Comune aveva sospeso la vendita dei biglietti nella fascia oraria indicata, rimborsando gli otto ticket già venduti. Tuttavia, la presenza dell’influencer non risultava inclusa tra i partecipanti autorizzati.

La replica del sindaco e la richiesta di chiarimenti

Il sindaco Mallia ha sottolineato pubblicamente che non esiste alcuna autorizzazione intestata a Clizia Incorvaia. Secondo quanto ricostruito, l’influencer sarebbe entrata prima dell’arrivo della vigilanza, insieme a un operatore fotografico e a un drone, quindi in orario non consentito. Un comportamento che ha alimentato il malcontento dei turisti e sollevato dubbi sulla gestione degli accessi.

“Comprendiamo il disappunto dei visitatori”, ha dichiarato il primo cittadino, “e ci impegneremo per evitare che simili episodi si ripetano”. Il Comune ha anche chiarito che Clizia avrebbe potuto ottenere un regolare “pass verde” per realizzare lo shooting, previo pagamento di mille euro come da regolamento. Ma nessuna richiesta è mai stata inoltrata.

Infine, il sindaco ha invitato l’influencer a presentarsi per chiarire la sua posizione, ribadendo la necessità di rispettare le regole che tutelano uno dei luoghi più iconici del patrimonio naturale siciliano.

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