Salvatore Margiotta (sottosegr. Trasporti)/ “Per riaprire scuole servono sacrifici”

Tra scuola e Natale, Salvatore Margiotta ha fatto il punto della situazione sull’emergenza coronavirus in Italia ai microfoni di Storie Italiane. Il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti non si è sbottonato sul prossimo Dpcm«Fino a quando il Dpcm non sarà approvato manterrei la cautela nel fare previsioni, perché ho imparato che spesso le previsioni vengono anche smentite» – ed i riflettori sono accesi sulla riapertura delle scuole: «Bisogna risolvere dei problemi strutturali, uno dei quali è l’aumento del trasporto pubblico locale. Ma come detto dal ministro De Micheli, per quanto si possa aumentare l’offerta dei trasporti risulta fondamentale ottenere lo scaglionamento degli orari scolastici, perché altrimenti anche l’aumento dell’offerta dei trasporti non sarà risolutiva. È importantissimo riaprire le scuole, lo dico da papà di un ragazzo di 18 anni, so quanto sia importante in termini di socialità, di frequentazione con i compagni, non tanto in termini di qualità della didattica. Ma dobbiamo riaprire in sicurezza».

SALVATORE MARGIOTTA: “SARÀ UN NATALE SUI GENERIS”

Salvatore Margiotta si è soffermato successivamente sulle difficoltà nello scaglionare l’arrivo a scuola: «È complicato, ma bisogna fare dei sacrifici: se l’alternativa è tenere chiuse le scuole, è molto più dannosa. Bisogna, attraverso dei sacrifici sostenibili, decidere che per esempio alcuni vanno a scuola alle 8, alcuni vanno alle 10, alcuni vanno il sabato. Ci sono disagi e sacrifici, ma nella vita si fanno delle scelte: meglio fare sacrifici di questo o rinunciare alle scuole aperte?». «Bisogna pensare a sussidi ai genitori che hanno necessità di essere aiutati a casa, serve una serie di misure che consenta di avere una ripresa in sicurezza, sapendo che queste misure comportano dei sacrifici», ha messo in risalto Salvatore Margiotta, che ha poi evidenziato a proposito del Dpcm Natale: «Sarà un Natale sui generis, come le vacanze pasquali, con sacrifici proveremo a riaprire alcuni negozi. I cenoni dovranno essere fatti con un numero limitato di persone. C’è l’idea di consentire gli spostamenti tra zone gialle, ma è una di quelle cose su cui si sta discutendo. Ci sarà un’enorme cautela».

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