Cesareo d’urgenza negato a una mamma, neonato muore dopo il parto

Quello che doveva essere il giorno più felice della sua vita si è trasformato in un incubo. Una giovane madre di 22 anni, di origini indiane e residente a Velletri, ha perso il suo bambino durante il parto all’ospedale Policlinico Casilino di Roma. I fatti risalgono alla notte del 7 marzo 2022, quando la donna, ormai al termine della gravidanza, fu ricoverata e le venne indotto il parto. Ma qualcosa andò storto. Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Roma, il personale sanitario non avrebbe preso in considerazione i segnali di allarme che consigliavano un parto cesareo.

Ginecologa e ostetrica decisero invece di procedere con un parto naturale, utilizzando una ventosa ostetrica per facilitare la nascita. Una scelta che si rivelò fatale: il neonato morì prima di venire alla luce.

Le indagini e il processo

Secondo l’accusa, riportata da la Repubblica, le due professioniste non avrebbero effettuato i controlli necessari per verificare la corretta posizione del feto e avrebbero sottovalutato i rischi legati alla situazione clinica. La gip Tamara De Amicis ha accolto le richieste della Procura, disponendo il rinvio a giudizio per entrambe con l’accusa di omicidio colposo in ambito sanitario. Una tragedia che, secondo gli inquirenti, poteva e doveva essere evitata con un intervento tempestivo. Ora saranno i giudici a stabilire le responsabilità.

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