Cosa è il deposito nazionale delle scorie nucleari che il Governo vuole costruire (tra le proteste) in provincia di Viterbo

Dove mettere il deposito nazionale delle scorie nucleari, in Italia è una faccenda che si trascina da anni. Si tratta di un luogo che dovrebbe accogliere le scorie prodotte dalle vecchie centrali nucleari ormai dismesse da decenni ed anche il nucleare prodotto per uso medico.

Il Governo, negli ultimi anni ha individuato 51 aree in tutta Italia idonee. Ben 21 di queste aree si trovano in provincia di Viterbo con ben 8 nel comune di Tuscania. La possibilità che il deposito venga realizzato nell’alto Lazio ha scatenato le proteste degli amministratori locali ed anche dei cittadini. Vediamo nello specifico quindi cosa vuole fare il Governo e perché i cittadini e gli amministratori protestano.

L’incompatibilità dell’area della Tuscia

Che venga realizzato un deposito nella Tuscia è una possibilità su due. A metterlo nero su bianco tramite il Cnai, ossia la carta con le aree idonee, è stato il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica fin dal 2021.

Gli amministratori locali hanno dichiarato che esperti ed accademici hanno evidenziato l’incompatibilità tra il territorio della Tuscia e un deposito di rifiuti radioattivi. Le aree sono incompatibili sia per ragioni ambientali sia per ragioni socioeconomiche. Lo hanno denunciato più volte ricevendo fino ad ora nessuna risposta: “Abbiamo dimostrato scientificamente che questa scelta è sbagliata, ma ci troviamo davanti interlocutori che fanno finta di non sentire e non vedere”, hanno aggiunto gli amministratori delle aree interessate che temono che il deposito possa compromettere “migliaia di aziende agricole, lo sviluppo del turismo e il valore del nostro patrimonio storico e paesaggistico”.

A protestare con diverse iniziative che sono proseguite in queste settimane sono i sindaci di Montalto di Castro, Tarquinia, Tuscania, Arlena di Castro, Piansano, Tessennano, Canino, Cellere e Ischia di Castro.

Proteste in Tuscia contro il deposito delle scorie nucleari
Cosa è il deposito nazionale delle scorie nucleari che il Governo vuole costruire (tra le proteste) in provincia di Viterbo (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

Cosa è previsto che vada nel deposito

Il deposito nazionale di rifiuti radioattivi è un’infrastruttura destinata ad accogliere circa 95mila metri cubi di rifiuti. Tra questi, 17mila sono a media e alta attività e quindi altamente pericolosi. Si tratta di rifiuti che impiegheranno migliaia di anni per il loro completo smaltimento e dovranno essere successivamente trasferiti in un deposito geologico, ancora da individuare.

 

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