AGGIORNAMENTO LUNEDI’ – Situazione sempre più drammatica in Texas, in particolare nella contea di Kerr duramente colpita dall’esondazione del fiume Guadalupe. Il bilancio si aggrava con almeno 80 vittime, ma ci sono ancora numerosi dispersi, tra cui dieci ragazze ospiti del Camp Mystic, uno dei tanti campi o centri estivi travolti dalla gigantesta onda di piena di 8 metri del fiume. Centinaia i soccorritori in azione, i quali hanno tratto in salvo per ora circa 850 persone. Il maltempo ancora a tratti in azione ostacola le operazioni di soccorso e sono previste ulteriori piogge talora di forte intensità nelle prossime 24 ore. Per tale motivo le autorità locali hanno invitato gli abitanti nei pressi del fiume a posizionarsi nei piani alti ed evitare di uscire. Nel frattempo Trump ha firmato la dichiarazione di disastro per l’area e si recherà in Texas in settimana.
AGGIORNAMENTO DOMENICA. Sale a 51 il bilancio delle vittime per l’alluvione che ha coinvolto il Texas centrale. La più colpita è la Contea di Kerr, dove 43 persone sono morte e 27 bambini risultano ancora dispersi, a causa dell’esondazione del fiume Guadalupe. Si segnalano vittime anche in altre parti dello Stato, tra cui la contea di Travis e quella di Tom Green.
Le operazioni di salvataggio si concentrano in particolare nel campo estivo cristiano Camp Mystic, frequentato da ragazze, dove molte dormivano quando il fiume è salito di oltre 8 metri in meno di un’ora. Finora sono state salvate circa 850 persone, ma numerosi bambini, alcuni sotto i 12 anni, risultano ancora dispersi.
Il governatore Greg Abbott ha dichiarato lo stato di emergenza per calamità naturale, mentre le autorità locali ribadiscono che si tratta di una missione di ricerca e soccorso, non ancora di recupero. Nel frattempo, restano attivi avvisi di rischio di nuove inondazioni per tutta domenica, con previsioni di piogge fino a 120mm in alcune zone.
AGGIORNAMENTO SABATO. Una drammatica alluvione lampo ha colpito la regione collinare del Texas centrale provocando la morte di almeno 24 persone. È una delle peggiori catastrofi naturali degli ultimi anni nella zona, causata da un’improvvisa ondata di piogge torrenziali che ha trasformato in pochi minuti il fiume Guadalupe in una furia distruttiva.
Le piogge eccezionali, fino a 300mm di pioggia in poche ore, hanno rapidamente innalzato il livello del fiume di quasi 10 metri, travolgendo case, strade e campeggi: l’acqua è salita così rapidamente che molti residenti e turisti non sono riusciti a mettersi in salvo. Oltre 500 operatori tra Guardia Nazionale, Protezione Civile, polizia e volontari sono all’opera giorno e notte. Impiegati elicotteri, droni, sommozzatori e cani da ricerca.
Le operazioni di salvataggio sono rese difficili dalle condizioni del terreno e dalla mancanza di copertura telefonica in alcune aree rurali.
L’alluvione è stata il risultato di una combinazione di fattori concomitanti. Piogge estreme: in poche ore sono cadute il doppio della media stagionale. I temporali si sono rigenerati sulla stessa zona scaricando acqua senza sosta. Atmosfera carica di umidità: il vapore proveniente dal Golfo del Messico e dai resti della tempesta Barry ha alimentato precipitazioni eccezionali. Terreno e fiumi vulnerabili: l’Hill Country ha suoli poco permeabili e fiumi a risposta rapida. Il Guadalupe è salito di 7 metri in meno di un’ora. Clima che cambia: in un’atmosfera più calda trattiene più umidità, aumentando la potenza dei temporali intensi.
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