Un’eccezionale e duratura ondata di gelo sta colpendo il Sud America, in particolare l’Argentina meridionale. In Patagonia le masse di aria antartica che risalgono di latitudine hanno fatto sprofondare la colonnina fino a -25°C la scorsa settimana. A Buenos Aires per diversi giorni di fila si sono raggiunti i -3°C, con un picco di -4°C domenica 6 luglio. Era dal 4 luglio 2011 che la temperatura non andava sotto zero sulla capitale argentina.
Le correnti antartiche, pur notevolmente smorzate, si sono spinte verso nord fino a raggiungere l’Uruguay, il settore sudorientale del Brasile e l’Argentina settentrionale, dove le temperature si mantengono di parecchi gradi inferiori alle medie del periodo. In Patagonia il grande gelo è stato accompagnato da bufere di neve che hanno isolato alcuni abitati e l’esercito è al lavoro per cercare di raggiungerli e fornire assistenza. Nella città di Rio Grande, nella Terra del Fuoco, addirittura è stato visto un pinguino camminare le vie della città, fatto del tutto insolito.
Tra la fine della settimana e l’inizio della prossima finalmente il gelo antartico comincerà a mollare la presa nell’estremo Sud America e le temperature torneranno gradualmente a salire su tutta l’Argentina. Temperature inferiori alla norma, anche abbondantemente, si registrano già dall’inizio di giugno in Argentina.
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