Le copiose nevicate che nella stagione invernale da poco conclusasi hanno interessato gli stati in cui scorre l’alto corso del fiume Mississippi e la fusione primaverile in corso stanno innalzando notevolmente la portata del corso d’acqua. La stessa cosa sta accadendo per altri importanti fiumi degli stati settentrionali del continente americano, molti dei quali affluenti del Mississippi, con il rischio di far lievitare ulteriormente la sua portata. A questo va aggiunta la previsione di nuove abbondanti piogge che tra mercoledì e giovedì si scaricheranno su Minnesota, Wisconsin e Iowa, stati situati lungo il corso del secondo fiume più lungo del nord degli USA.
La città di Minneapolis, nel Minnesota, ha ricevuto dallo scorso autunno 230cm di accumulo totale di neve, valore che rappresenta il terzo più alto mai registrato. Le temperature elevate della scorsa settimana hanno velocizzato notevolmente il processo di fusione della neve, andando ad alimentare la portata dei corsi d’acqua, destinata secondo le previsioni a salire almeno fino alla fine di aprile. Di conseguenza saranno probabili esondazioni e locali situazioni alluvionali, anche per altri corsi d’acqua come il Red River al confine tra Minnesota e Dakota, e il Saint Louis River, che scorre non lontano dal confine con il Wisconsin.
In ogni caso, secondo gli esperti locali, non sembrano esserci le condizioni perché si verifichino situazioni estreme come quella del 1965, ma criticità potranno essere frequenti nei prossimi giorni e nelle prossime settimane sull’alto corso del Mississippi con frequenti inondazioni. Potrebbero essere necessarie diverse settimane prima che il livello dei fiumi nel nord degli USA rientri nella normalità.
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