Cronaca mondo. L’inverno fuori tempo massimo conquista l’Europa. USA, neve record in Texas

Due distinte ondate di freddo stanno interessando contemporaneamente Europa e Nord America, portando condizioni meteorologiche insolite per il periodo e un drastico calo delle temperature. Sono i residui del vortice polare che ha subito una rottura nel corso del mese di marzo.

In Europa, nelle ultime 24 ore si è registrata una sensibile diminuzione termica, in particolare sull’Europa centrale, dove le temperature sono scese fino a 15°C in meno in appena un giorno. È tornata la neve a bassa quota, con fiocchi che hanno imbiancato la Polonia sud-orientale e sono arrivati fino a Bucarest, in Romania. In Serbia, dopo i 20°C registrati sabato, la domenica si è aperta con un clima quasi invernale.

Anche la Francia, che solo ieri ha toccato punte superiori ai 25°C, è interessata da un marcato calo termico. Questi sbalzi improvvisi di temperatura rappresentano un rischio concreto per le colture in fiore, già messe a dura prova in passato da ritorni di freddo intensi in primavera.

Il fronte freddo si muove ora verso sud-est, e nelle prossime ore è atteso un coinvolgimento più diretto dei Balcani meridionali, con un’ulteriore flessione termica. In questa fase non sono da escludere nuovi record di freddo per il mese di aprile, soprattutto nelle aree interne.

Anche l’Italia è lambita da questa massa d’aria fredda, seppur in modo più marginale, mentre sulla Francia si prevede un progressivo attenuarsi del caldo anomalo dei giorni scorsi.

Negli Stati Uniti, l’ondata di freddo ha un’estensione ancora maggiore e segue giorni di maltempo estremo e alluvioni. L’aria fredda ha raggiunto il Texas, dove Amarillo ha registrato una nevicata record per il 5 aprile: quasi 5 cm di neve, superando il precedente primato che risaliva al 1895.

© 3B Meteo

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