Conoscere, capire e tutelare il territorio. La contemporaneità impone una consapevolezza diversa rispetto al passato: l’attenzione ai territori è sempre stata importante, ma in quest’ultimo decennio le accortezze sono diventate capillari. I fattori che hanno alzato – rispetto alla generazione precedente – il livello di guardia sono principalmente due: in primis l’inquinamento, le sostanze inquinanti sono aumentate e con esse anche la fragilità dei terreni, subito dopo c’è un cambiamento sensibile del clima. Le sollecitazioni atmosferiche sono all’ordine del giorno: temperature importanti, sia a rialzo che a ribasso, mettono a dura prova il contesto circostante anche dal punto di vista naturale. Alluvioni, smottamenti e frane sono aumentati esponenzialmente in tutta Italia. Si parla a livello globale, ma la politica interna – con una maggiore attenzione alla transizione ecologica – è chiamata a un cambio di passo. La rivoluzione ambientale – così è stata definita dall’attuale esecutivo – comincia con lo stanziamento di 589,6 milioni di euro. Una dotazione iniziale atta alla mitigazione del rischio idrogeologico: un nuovo piano di intervento è stato annunciato dal viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava. Il capitale iniziale va diviso secondo priorità ed esigenze, quindi 350 milioni andranno a Regioni e Province autonome per le politiche ambientali del 2025. La tutela resta al primo posto così come l’organizzazione del territorio e la messa in sicurezza degli stabili. Un utilizzo rapido ed efficiente delle risorse. Questo il nuovo mantra da applicare in maniera puntuale e precisa, le nuove norme – all’interno del DL Ambiente – vedono procedure semplificate e misure per accelerare la spesa. Spazio ai progetti già in essere e a quelli in via di sviluppo. Al finanziamento iniziale va aggiunto un “tesoretto” di 240 milioni di euro del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, attualmente definito con le Autorità di Bacino distrettuali. Una strategia di 6 anni per mitigare il rischio di interventi attraverso misure integrate che coniughino sicurezza e tutela ambientale.