Dopo la Cop27 più giustizia climatica ma resta il nodo delle fossili

Fatima e sua nipote nella loro casa distrutta dal ciclone Idai, in Mozambico, nel 2019

Il fondo Loss and damage una speranza per le comunità colpite dai cambiamenti climatici. Nessun nuovo impegno sulla riduzione delle emissioni. I compiti a casa restano tanti e servirà l’impegno dei singoli Stati per centrare l’obiettivo 1.5 °C

Hassane oggi può sorridere. La ragazzina che nella nostra copertina di novembre chiedeva al mondo giustizia climatica può sciogliere il suo cruccio in un sorriso. Hassane, che ha visto spazzare via la sua scuola dal ciclone Eloise nel gennaio 2021 in Mozambico, è il simbolo di tutte le giovani donne la cui vita è travolta dagli eventi climatici causati dal riscaldamento globale.

Copertina Nuova Ecologia novembre 2022Alla Cop27 di Sharm El Sheik, nella notte fra sabato 19 e domenica 20, si è raggiunto l’accordo per creare il fondo Loss and damage, quello che serve a trasferire capitali ai Paesi più colpiti dai cambiamenti climatici per rimediare appunto alle perdite e ai danni. Come la distruzione della scuola di Hassane.

Certo, la vita di milioni di uomini e donne nei luoghi più colpiti dagli eventi estremi non cambia oggi, ma quello siglato a Sharm El Sheik è un piccolo atto – invocato da 30 anni – di giustizia climatica. Ora resta la parte più difficile: riempire il fondo Loss and damage – dovrebbe essere attivo fra due anni – e trasferire realmente ai Paesi poveri i soldi necessari ad affrontare le emergenze. La storia della finanza climatica, purtroppo, non lascia ben sperare: nel 2020, per fare un esempio, all’adattamento sono stati destinati soltanto 28,6 miliardi. Cifra ben inferiore ai 40 miliardi l’anno promessi a Glasgow. E lontanissimi dai 300 miliardi di dollari l’anno che l’Unep stima siano necessari nel 2030 per rendere le comunità meno fragili.

E inoltre, nessun nuovo impegno sulla riduzione delle emissioni giunge da Sharm El Sheik. Insomma, se il fondo Loss and damage può essere una pillola contro le conseguenze dei cambiamenti climatici, non è stata affrontata con la giusta determinazione la causa. E resta ancora da definire l’uscita dalle fossili. Prossimo appuntamento a Dubai per la Cop28.