Vietato uscire dal proprio Comune di residenza a Natale e a Capodanno. Il Governo ci prova con il Dpcm, ma controllare tutti non si può.
Non solo vietati gli spostamenti tra Regioni dal 20 dicembre al 10 gennaio, ma vietati anche a Natale, Santo Stefano e Capodanno anche quelli tra Comuni, il Governo infatti con il nuovo Dpcm di Natale potrebbe mettere in pratica un’ulteriore restrizione, anche solo per il 25 e 26 dicembre il primo gennaio. Vietato spostarsi dal proprio comune di residenza per evitare il propagarsi del Covid, ma come si fa a controllare tutti?
Mentre sulle cene a casa con magari non più di 6-8 parenti si parla di “forte raccomandazione” perché il Governo non è che può entrare nelle case di tutti a controllare, qui invece sembrerebbe emergere un divieto vero e proprio. Quindi non ci si appella al senso civico, bensì alla legge: vietato spostarsi dal proprio comune di residenza.
Natale e Capodanno, strade chiuse o polizia ovunque?
Come si controllano gli spostamenti a Natale e Capodanno, basta un Dpcm? Per controllare ed evitare che un residente di un comune se ne vada in un altro (ovviamente sempre della stessa regione) ci sono solo due modi. O chiudere le strade, oppure riempirle di polizia che su comunali, provinciali, statali etc, controlla i documenti di tutti. Entrambe le opzioni sono decisamente impossibili da realizzare.
Prendiamo per esempio Roma, dove tutte le strade vi ci portano, impossibile chiudere il Grande Raccordo Anulare, la Flaminia, la Salaria, la Cassia, l’Aurelia, l’Appia etc etc. Così come è impossibile riempire gli ingressi alla città di polizia ed esercito che fermano tutto come se fossero un casello autostradale.
E’ quindi evidente che quel “vietato spostarsi dal proprio comune di residenza” è solo un avvertimento. Chi viene scoperto viene multato. Ma volete che nessuno se la rischi? Alla fine sono solo tre giorni di divieto, e neanche consecutivi, “figurati se vanno a beccare proprio a me”. (Fonte Repubblica).